Il Palermo che dovrà giocare la doppia finale dei playoff contro il Padova può vantare già il raggiungimento di un risultato eccezionale: aver riportato la passione fra la gente. Ci sono momenti nella vita di un tifoso che restano immortalati come una vecchia Polaroid. Una foto che il tempo può sbiadire, ingiallire, ma che comunque trasmetterà per sempre quelle emozioni e quelle sensazioni che – forse – solo lo sport riesce a rendere “collettive”. Nanosecondi che diventano minuti interminabili, tanti cuori che pulsano sincronicamente, corde vocali sollecitate fino allo sfinimento.
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Proprio come è successo al termine di Palermo-Feralpisalò. Sono bastate, infatti, poche note di Freed from desire di Gala (un successo discografico del 1996) “lanciate” dall’impianto del Barbera per creare un effetto magico. La squadra che si compatta in un festoso girotondo, 35.000 anime che in piedi e cellulare alla mano riempiono di lucine il “Barbera” e poi lui, sua maestà il ritornello che trasforma lo stadio palermitano in un’orgia di decibel impressionante. Soltanto brividi, con buona pace di chi pensa che sia solo un pallone che rotola fra un nugolo di privilegiati. (GUARDA IL VIDEO)
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