Alla vigilia della prima sfida valida per la finale playoff di Lega Pro tra Padova e Palermo ha parlato in conferenza stampa il tecnico rosanero Silvio Baldini.
“Questa è un’occasione da non perdere – ha affermato -. Sono contentissimo di giocare questa partita, contro una squadra forte e organizzata. Ma ciò non toglie che il nostro entusiasmo e la nostra voglia di stupire non deve fermarsi al pensiero dell’avversario. Dobbiamo anzi giocare la partita a carte scoperte, senza nessuna remora reverenziale. Abbiamo 180 minuti per esprimere chi siamo, con leggerezza e cercando la felicità in quello che facciamo. Sto già pensando che domenica sera il Palermo vincerà, ma perché questo è il mio modo di pensare, non perché non rispetto gli avversari.
I ragazzi stanno tutti bene – ha proseguito il tecnico – ma non esistono le gerarchie, sarà sempre il campo a farmi decidere chi schierare. Le idee le ho molto chiare. Ci siamo allenati non cercando di gestire la fatica, anzi incrementandola. Perché solo con il lavoro i ragazzi sanno che possono riuscire a dare il meglio di sé stessi. Gran parte di ciò che potrà accadere dipenderà da noi. Voglio vedere gente che ha fame di dimostrare che può essere utile alla causa del Palermo. I ragazzi devono andare in campo convinti di vincere, convinti che nessuno li può fermare.
Sappiamo tutto del Padova, a livello tecnico e tattico, come loro sanno tutto di noi, e so che il calcio pretende il risultato – ha proseguito Baldini -. Ma io voglio cercarlo facendo esprimere i giocatori in libertà, sentendosi felici di rincorrere un pallone, senza pensare a nulla. Perché se si ha l’angoscia che le cose possano andar male, andranno sicuramente male.
Per quanto riguarda l’argomento diffidati, il tecnico rosanero non lascia spazio a dubbi: “Nessuno può permettersi di gestirsi, il nostro sogno si vive dando il 100%. E poi se saremo undici diffidati e prenderemo undici ammonizioni, giocheranno altri undici. Se uno per caso tira il piede indietro lo sostituisco e non giocherà la prossima”.
Infine un tuffo al recente passato, quando Baldini fu chiamato dal Palermo a sostituire Giacomo Filippi. “Il 23 dicembre scorso, quando il Palermo mi ha contattato, sapevo che il destino mi aveva dato una possibilità – afferma il tecnico toscano – Mi aveva regalato la possibilità di credere di arrivare fino in fondo, e allora ho messo tutto me stesso, cercando di legarmi alle cose reali. Dal primo giorno ho detto ai giocatori che se fossi riuscito a entrare nel loro cuore loro sarebbero diventate delle persone migliori. E io ci sono riuscito perché ho una grande fede. Anche nei momenti difficili ho sempre creduto che avremmo raddrizzato la situazione.“