Palermo, c’è da scrivere un libro pieno di pagine rosa

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Adesso dovrà essere la città a rispondere, non solo i più affezionati tifosi”. In queste parole pronunciate ieri, lunedì, da Dario Mirri durante la conferenza di presentazione della nuova società c’è tutto il senso di una voglia di normalità agognata per tre anni e concretizzatasi solo durante i playoff. Quella normalità regalata da un punto di vista societario al Palermo da persone venute da lontano.

Non sono venuti a buttare polverina negli occhi ai tifosi questi del City Group ma hanno illustrato un progetto di crescita che dovrà avvenire attraverso degli steps diluiti nel tempo. Il ceo della holding Ferran Soriano non ha promesso scudetti e campioni, ma ha parlato di solidità economica che garantisca per i prossimi venti anni di non avere più paure di fallimenti ai tifosi rosanero. Certamente ci sono ambizioni e traguardi da raggiungere, ma questi potranno essere tagliati solo con una sana programmazione e con tanto lavoro.

SERIE A, IL NIDO DOVE L’AQUILA DOVRÀ ABITARE

La serie A è il primo degli obiettivi, ma non deve essere un cruccio se non la si raggiungerà quest’anno. Non è che non ci si proverà ma il campionato italiano, anche in serie B, è tra i più complicati del mondo e di questo ne sono consapevoli tutti gli attori di questa nuova avventura. Il massimo campionato sarà raggiunto dal Palermo, ma una volta conquistata la massima serie essa dovrà essere il nido ove l’aquila dovrà abitare. Idee, conoscenze, tecnologie e strutture questi in sintesi i paradigmi su cui fondare l’avvenire rosanero.

Tutte le società del gruppo traggono infatti la loro forza da un interscambio di conoscenze di metodi di allenamento a disposizione di ogni squadra nella ideale piattaforma della holding e dispongono di centri di allenamento di proprietà. Ecco, dunque, perché prioritario sarà realizzare quel centro sportivo sognato da un lungimirante presidente Mirri sin dal primo giorno della rinascita tre anni orsono.

Tre anni, questi ultimi, vissuti da tanti come un tempo senza certezze, con poca fiducia e zero speranze. Da tanti tranne che da lui, un tifoso coraggioso e certamente non un nababbo che più volte ha chiesto ai silenti imprenditori di questa città un aiuto per realizzare un sogno. Doveva arrivare un principe rosanero però a restituire sogni speranze ma soprattutto certezze ad un popolo che in passato ha voltato le spalle alla prima difficoltà ma che ha dimostrato di essere capace di trascinare i suoi atleti con grande generosità.

LA PIAZZA DI PALERMO PRONTA A RISPONDERE

Sia la città adesso a rispondere, lo faccia sin da questa settimana con una dimostrazione di fede sottoscrivendo gli abbonamenti. Faccia sua quella gioia nemmeno lontanamente nascosta da un presidente che in quella voce rotta dalla emozione ha palesato. Lunedì è stata stampata la copertina di un libro tutto da scrivere, adesso le pagine riempiamole tutti noi, ognuno per la sua parte, di parole che abbiano quel sapore dolce del rosa delle nostre maglie.

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