Non è priva di ostacoli la strada che Benedetto Mancini sta percorrendo nella sua nuova avventura calcistica in quel di Giarre. Sicuramente la recente esperienza culminata con il mancato acquisto del poi fallito Catania (arrivata dopo un altra brutta storia vissuta con il Latina e dopo essere stato garante della fideiussione bulgara dei Tuttolomondo a Palermo) non starà facendo dormire sogni tranquilli ai tifosi giarresi. C’è solo da aspettare.
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Intanto è sempre la tecnologia a frapporsi in maniera fastidiosa. “Abbiamo impiegato dieci giorni per avere la password della PEC dell’Asd Giarre 1946. Accedendo – si legge dalle colonne de La Sicilia – abbiamo scoperto che ci sono quattro tesserati indagati sotto inchiesta della Procura Federale. I giocatori avranno i conti sul conto – ha detto Mancini -, abbiamo appena avuto le credenziali per accedere alla piattaforma della Lega Nazionale e stiamo preparando tutta la documentazione necessaria per l’iscrizione.”
I calciatori e lo staff gialloblù, però, hanno immediatamente fatto seguito alle dichiarazioni del patron Mancini scrivendo che “in riferimento al comunicato con cui la società, ASD Giarre 1946, dichiara di aver saldato tutte le spettanze arretrate, i calciatori e lo staff smentiscono tale circostanza. Al contrario di quanto asserito dalla società, non abbiamo ancora ricevuto gran parte delle mensilità maturate sino alla data odierna. La presente smentita appare doverosa per non generare confusione anche in vista dell’imminente scadenza del termine di iscrizione al campionato”.
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