Consigli per gli acquisti: Federico Bergonzi, un pendolino per Baldini

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Federico Bergonzi è un terzino destro classe 2001 cresciuto nel vivaio dell’Atalanta e da 2 stagioni in prestito in serie C alla Feralpisalò. Abile sia in fase d’attacco, che di contenimento, fa della velocità, della tecnica di base e della resistenza fisica, le sue armi migliori.

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Bergonzi, terzino di proprietà Atalanta

DUE OTTIME STAGIONI ALLA FERALPISALÒ

Nella prima stagione tra i professionisti, Bergonzi ha collezionato 29 presenze. Nella seconda, quella appena trascorsa, si è definitivamente affermato come titolare inamovibile mettendo insieme ben 37 presenze e siglando anche 2 reti. A fine stagione – secondo il giudizio degli addetti ai lavori – è risultato il miglior terzino destro del proprio girone. Analizzando la stagione appena conclusa dal terzino ventunenne, i dati che risaltano maggiormente sono il gran numero di contrasti vinti e le decine di assist forniti per gli attaccanti. Numeri che non lasciano dubbi, quindi, alla sua propensione verso entrambe le fasi di gioco. In relazione alla duttilità tattica e qualità tecnica del ragazzo.

I PARAGONI CON CAFU E MAICON

Essendo anche molto giovane, 21 anni (e quindi ottimo per non ingolfare ulteriormente la “lista over”), si potrebbe valutare un’operazione di acquisto a titolo definitivo. In alternativa si potrebbe optare verso un prestito con diritto di riscatto. Il tutto nella consapevolezza che l’Atalanta, società proprietaria del “cartellino” di Bergonzi, difficilmente deciderà di privarsene e che, comunque, un’altra annata a suon di prestazioni spingerebbe il laterale destro di scuola orobica verso palcoscenici di ben altri e più prestigiosi livelli. Ovviamente sarebbe conseguente l’aumento del valore economico del calciatore stesso. È comunque un calciatore da attenzionare nell’immediato, visto che per Bergonzi già si sprecano paragoni con campioni del passato, come i brasiliani Cafù e Maicon. Quanto siano veritieri sarà soltanto il futuro a dirlo. La bottega bergamasca, di certo, è risaputo essere molto cara, e del resto forma e vende “prodotti” di alta qualità.

A cura di Claudio Liotti

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