Il difensore centrale del Palermo, Ivan Marconi, all’indomani dell’amichevole contro il Pisa, finita 5 a 0 per i neroazzurri, è intervenuto in conferenza stampa.
“Sicuramente se uno si sofferma solo sul risultato non è andata bene, ma a noi importa relativamente – ha affermato il centrale rosanero -. Il Pisa ha iniziato il ritiro prima di noi, ed era la prima partita che facevamo contro una squadra della nostra categoria. Il Pisa l’anno scorso ha sfiorato la serie A”.
”Nel mese e mezzo scorso eravamo tutti al 110 per cento – ha aggiunto Marconi -. Probabilmente se avessimo incontrato il Pisa in quel periodo ce la saremmo giocata. Non c’è preoccupazione, come dice il mister siamo un cantiere aperto, i giocatori arriveranno, sappiamo la società che società è”.
CONTRATTO
Il Palermo, il primo giorno di ritiro, ha raggiunto l’accordo con l’entourage di Ivan Marconi, difensore centrale classe 1989, per il rinnovo del contratto scaduto lo scorso trenta giugno. Inizialmente il giocatore non voleva accettare l’annuale, poi ha ceduto.
“Parlando con il mio procuratore ho chiesto se ci fosse la possibilità di allungare il contratto per più anni – ha svelato il difensore -. Ora mi è stato proposto un anno e non ho scelto di testa ma di cuore. L’idea di cambiare aria dopo ciò che abbiamo fatto sarebbe significato perdere un pezzettino di cuore calcistico. E siccome al cuore non si comanda, non ho avuto il minimo dubbio“.
“So che la serie B è un campionato che conosco poco, ma mi metto a disposizione e per questo ho accettato un anno di contratto – ha proseguito -. Sicuramente c’è da fare quadrato attorno a noi, da capire chi continuerà nel Palermo e chi proseguirà per un altra strada”.
AMICHEVOLE PISA-PALERMO
“Il test contro il Pisa vale zero, era solo per mettere minuti nelle gambe – ha evidenziato Marconi -. Zero drammi, noi seguiamo il mister, lui ci dice che vuole andare in serie A e noi seguiremo il suo sogno. Lavorando tutto è possibile. Il fatto che abbiamo preso 5 gol ieri è positivo perché probabilmente la prossima volta cercheremo di non prenderli. A parte gli scherzi, è difficile commentare una partita come ieri, ci è servito come un campanello di avviso per dirci che bisogna continuare a lavorare di più e meglio.
La magia? Non è che se si schioccano le dita si ricrea, ma va ricostruita ricreando il gruppo. C’è una società, un mister, uno staff che sa cosa è utile. Dopo ieri sera, se fossimo stati altri, probabilmente ci saremmo mandati a quel paese. Ma sappiamo che siamo solidi, anche se di certo la rosa deve essere completata”.
MARCONI SUL RITIRO DI BOCCADIFALCO
“Non sembra neanche un ritiro – afferma Ivan Marconi riferendosi al ritiro precampionato di Boccadifalco -. Perché comunque ci troviamo tutte le sere con i compagni, parliamo di quello che è stato, delle vacanze, dei progetti. Questo tipo di ritiro toglie la parola in sè, che secondo me è brutta, e lo fa diventare particolare”.
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