Il bomber del Palermo, Matteo Brunori, è intervenuto ai microfoni di Sportweek per raccontare la sua storia nel mondo del calcio.
“Ho fatto un percorso tortuoso”. Ammette l’attaccante. “Ma sono contento perché mi ha fatto capire tante cose. Ho toccato il fondo e in quel momento ho svoltato, perché l’alternativa sarebbe stata mollare e trovarmi un lavoro”.
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“Il mio sogno era giocare a calcio e non potevo permettermi di mandarlo in frantumi. Non ne avevo il diritto. Nel 2015, dalla Pro Patria, in C, ero precipitato in Eccellenza, e non ci stavo più con la testa. In quel momento pensavo che il calcio non sarebbe stata la mia vita. Non mi sentivo pronto per giocare. Non facevo abbastanza sacrifici. Ero giovane, del mio mondo mi attraeva soprattutto l’aspetto più frivolo, quello che ti vede protagonista fuori dal campo. Stare in Eccellenza, dove si gioca per passione, mi è servito a capire che quella dimensione non mi bastava: volevo invece che il calcio fosse la mia professione. Perciò dovevo dare qualcosa in più per uscire da quel limbo”.
Matteo ha un sogno, proprio con la squadra in cui milita adesso, il Palermo: “Voglio raggiungere la Serie A e fare gol col Palermo nella massima categoria. Io sognavo di giocare qui, davvero. È una città fantastica, la gente è genuina, ogni giorno per strada è una festa. Qui se hanno dieci ti danno undici”.
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