Eugenio Corini dirigerà il suo primo allenamento domani, 8 agosto, a soli cinque giorni dall’inizio di un campionato di serie B lungo e complicato. Elemento che potrebbe indurre il nuovo allenatore a non stravolgere del tutto le logiche tattiche ereditate dal dimissionario Baldini. Qualora così fosse il tecnico bresciano non andrebbe a snaturare di molto il suo assetto di gioco tipo, che peraltro negli anni ha dimostrato di saper variare in base alle esigenze delle squadre che ha allenato.
Nel calcio, come è risaputo, il primo elemento da cui partire è la difesa. Il credo “a 4”, in tal senso, accomuna Corini al suo predecessore. Un’idea sconfessata paradossalmente solo nei due mesi scarsi in cui ha occupato la panchina del Palermo, a cavallo tra il 2016 e il 2017. L’esperienza, di certo meno gratificante della sua carriera, tra incomprensioni con la dirigenza e scarso feeling con la squadra. Ora, invece, il “Genio”, ha l’occasione di rifarsi, nella città che lo ha idolatrato da giocatore, ripartendo dai punti fermi acquisiti nelle esperienze successiva sulle panchine di Novara, Lecce e soprattutto Brescia.
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CORINI: 4-3…FANTASISTA?
Il punto più alto della carriera di Corini fu proprio alla guida delle “rondinelle”, condotte in serie A con la sua guida tecnica nella stagione 2018-19. La squadra si schierava con un 4-3-1-2, modulo che successivamente avrebbe esportato anche a Lecce. Un centrocampista di ruolo in più, dunque, sulla carta, rispetto alle idee di Baldini. Che, tuttavia, utilizzava nel ruolo di trequartista Luperini, le cui caratteristiche non sono quelle di un “10” puro. Una “autenticità”, che invece, avrebbe un vero “fantasista”, che nel modulo più idoneo al tecnico bresciano agirebbe alle spalle di due punte.
Andando sul pratico, qualora Corini dovesse schierare in contemporanea Brunori e Soleri, come ha fatto Di Benedetto nella trasferta di Torino, plausibilmente i due sarebbero supportati da un raccordo tra centrocampo e attacco. Ciò, tuttavia, escluderebbe l’utilizzo di uomini simbolo della rinascita rosanero, come Valente e Floriano, rendendo più complesso anche l’utilizzo di nuovi acquisti come Stoppa ed Elia.
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Pertanto è auspicabile che Corini, almeno in una prima fase, non vada a stravolgere più di tanto l’assetto baldiniano, rinunciando al trait d’union a favore di un centrocampo a 3 più omogeneo ed equilibrato. Il che “costringerebbe” la società a puntare a rinforzare una mediana che, persi Odjer e Dall’Oglio, potrebbe privarsi presto anche del capitano De Rose.
Ne sapremo di più, con ogni probabilità, quando martedì il tecnico sarà presentato ufficialmente a stampa e tifosi. In attesa della prima, non lontana, partita ufficiale con Corini alla guida tecnica. Intanto, al momento, aldilà degli aspetti tecnici, un solo grido si eleva tra i tifosi rosanero: “Bentornato a casa, Genio”.