Reggina-Palermo tornerà a giocarsi dopo nove anni di assenza. Era la stagione 2013-2014, quando i rosanero sconfissero gli amaranto a domicilio per 2-0. Nello stesso periodo Giacomo Tedesco, tra gli storici protagonisti del “Palermo dei picciotti” degli anni ’90, appendeva le scarpette al chiodo per dedicarsi alla carriera di allenatore. Per l’ex centrocampista, nato e cresciuto calcisticamente a Palermo, l’esperienza in rosanero in B significò l’esordio nel calcio che conta, nonché una rampa di lancio per le successive annate in A. Tra queste la più significativa proprio con la maglia della Reggina, che ha vestito per cinque anni da giocatore e due da allenatore.
“Ho fatto tutta la trafila nel Palermo, dalle giovanili alla prima squadra – ci racconta Tedesco, ripercorrendo la sua carriera -. Devo ringraziare Palermo che ha creduto in me, e soprattutto mister Arcoleo. Per i giovani emergere è difficile, se non trovi l’allenatore giusto. E quell’anno (1995, ndr) c’è stato lui che ha costruito una squadra con 14 palermitani in rosa, di cui tanti in campo. Una cosa che non potrà esistere più nel calcio. Quello che ha fatto Palermo in quegli anni non si potrà ripetere più da nessuna parte. I ricordi sono indelebili, e grazie a quella esperienza ho potuto poi raggiungere la consacrazione a Salerno e poi a Reggio.“
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“TEDESCO: PALERMO E REGGIO, DUE PIAZZE CHE…”
Palermo è la mia città – prosegue Tedesco -. Non dimenticherò mai il fascino di vedere lo stadio pieno nel 3-0 contro il Parma e nella partita contro il Vicenza in Coppa Italia. Anche Reggio Calabria, quando si riempie, è uno stadio da serie A. Sono due piazze caldissime, e auguro ad entrambe di ritornare subito in massima serie perché lo meritano le città , i tifosi e le società , per tutto quello che stanno creando.
In questo momento in casa Reggina c’è tanto entusiasmo – sottolinea il doppio ex della sfida – grazie all’arrivo di un campione come Pippo Inzaghi in panchina e ai risultati, soprattutto l’ultimo 4-0. Sicuramente sarà una partita difficile, dove si va a incontrare una squadra che potenzialmente lotterà per tornare in serie A. Questo campionato di B è bello ed equilibrato, non ci sono partite scontate. L’unica squadra che è un po’ più indietro in questo momento è il Sudtirol, che deve ancora comprendere la categoria in cui si trova, ma quando lo farà potrà dire la sua.
Sabato spero che possa vincere il Palermo perché è la mia città , dove sono nato, vivo e lavoro – afferma l’ex centrocampista -. Ma soprattutto mi auguro che possa essere una partita bella, divertente ed entusiasmante per i tifosi. Il calcio è fatto di episodi, chi merita vince, ma l’importante è che si diverta la gente. Entrambe le piazze mi hanno dato tanto, e anche con la Reggina ho vissuto sette anni bellissimi, da giocatore e allenatore. Se arrivassero tutte e due a conquistare la serie A sarei il più felice del mondo.”
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