Reggina-Palermo finisce con un secco 3-0 per la squadra di Pippo Inzaghi. C’era grande curiosità per vedere il vero nuovo Palermo di Eugenio Corini, con il 4-3-3 fin dall’inizio e un centrocampo “di lusso” per la categoria, formato da Stulac, Segre e Saric. I rosanero si presentano al Granillo dopo 4 punti nelle prime tre gare. La Reggina, a quota 6 in virtù dei due successi ottenuti contro Spal e Sudtirol, vuole proseguire la striscia positiva. Per provarci Inzaghi si affida alla stessa squadra che ha battuto il team di Bolzano per 4-0 sette giorni fa: in avanti Menez, Canotto e Rivas per provare ad impensierire la retroguardia rosanero.
Il gol, tuttavia, arriva subito da un centrocampista: è Fabbian, infatti, ad insaccare in rete al settimo minuto e portare in vantaggio la Reggina. Il centrocampista scuola Inter, al secondo gol in stagione, raccoglie la sponda di Cionek e batte Pigliacelli. Sterile la reazione rosanero, affidata a ripartenze dalle quali, tuttavia, arrivano tre cartellini gialli in serie per i padroni di casa: ad essere ammoniti, nella prima frazione, Pierozzi, Di Chiara e Canotto.
Al minuto 16 torna per un attimo l’incubo Gondo in casa rosanero: Menez serve con un pallonetto morbido Rivas, che con identico gesto tecnico trafigge Pigliacelli dall’interno dell’area di rigore: sarebbe il 2-0, ma per fortuna del Palermo la punta della Reggina si trovava di pochissimo in posizione irregolare. Al 20′ punizione per il Palermo, alla battuta Stulac che pennella in area: il primo ad arrivare è Bettella, ma la difesa amaranto sventa la minaccia in corner. Cinque minuti dopo è Di Mariano a servire Segre in area, il centrocampista rosanero colpisce di testa, ma non trova né potenza né precisione: la sfera finisce fuori.
Minuto 35, ci prova Saric, ma il suo tiro, leggermente deviato, è facile preda di Colombi. Al 42′ Buttaro mette una palla interessante rasoterra in mezzo, ci arriva Brunori ma il signor Massimi ravvede un’irregolarità al centro dell’area di rigore. Dopo tre di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi: a fine primo tempo Reggina-Palermo 1-0: a decidere il match, finora, il gol di Fabbian al settimo minuto.
REGINA-PALERMO: SECONDO TEMPO
Inizia la ripresa, Inzaghi manda in campo Camporese al posto dell’ammonito Pierozzi: l’ex Cosenza va al centro della difesa, mentre Cionek si sposta sulla destra. Due minuti dopo Menez serve Rivas al centro dell’area di rigore: rimpallato in corner il tiro dell’esterno offensivo amaranto. Al 52′ è ancora Menez a rendersi pericoloso, con un filtrante al centro dell’area di rigore rosanero: Buttaro è attento a respingere. Si fa male Saric nel Palermo, al suo posto Corini inserisce Damiani.
Al 55′ occasionissima per il Palermo: su una palla messa al centro da Elia, è Di Mariano a colpire di testa indisturbato: la mira del numero 10 rosanero, però, è imprecisa. Poco dopo Elia mette al centro per Brunori, che per due volte prova a centrare la porta senza riuscirci: la palla però, sul primo controllo dell’ex Atalanta, aveva oltrepassato la linea di fondo.
Nonostante il Palermo ci provi, però, sono gli uomini di Inzaghi a trovare il raddoppio con un grandissimo gol di Jeremie Menez: Reggina-Palermo 2-0 all’ora di gioco. Dopo una manovra offensiva che coinvolge tutti gli avanti di Inzaghi, è l’ex Milan a mettere la palla all’incrocio dei pali, realizzando prima un “gioco di prestigio” ai danni della retroguardia rosanero. Inzaghi, dopo il raddoppio, toglie dal campo Canotto, tra i migliori dei suoi ma ammonito, e inserisce Cicerelli.
LA REGGINA RESTA IN 10, MA…
Al 62′ entrataccia di Cionek su Di Mariano: rosso diretto per il difensore amaranto. Il tecnico dei calabresi corre così ai ripari inserendo Lo Iacono e togliendo dal campo Menez. Fuori anche Majer, dentro Liotti. La reggina passa così al 4-4-1-1. Cambi anche in casa rosanero: dentro Sala per Mateju e Floriano per Segre. Il Palermo torna così al modulo “baldiniano”, un 4-2-3-1, con interni di centrocampo Damiani e Stulac e davanti Floriano, Elia e Di Mariano alle spalle di Brunori.
Tuttavia, nonostante l’inferiorità numerica, è la Reggina a trovare il gol che “uccide” il match: È il minuto 72 quando Cicerelli si invola sulla destra e serve a Liotti la palla del 3-0. Nel finale entrano Soleri e Vido per Di Mariano ed Elia, ed è proprio l’attaccante romano a cercare un paio di soluzioni offensive nel finale, che risultano però imprecise. Dopo cinque di recupero il signor Massimi decreta la fine del match: la Reggina batte per 3-0 il Palermo, salendo così a 9 punti in classifica. I rosanero si fermano a quota 4.
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