La 5ª giornata del campionato di serie B vedrà impegnato il Palermo al “Barbera” contro il Genoa di Alexander Blessin. Due squadre che hanno iniziato la stagione in modo completamente diverso: il Genoa ha collezionato due vittorie e due pareggi; il Palermo, invece, solo una vittoria, due sconfitte ed un pareggio. Ne abbiamo parlato in esclusiva con Marco Bovicelli, inviato di Sky Sport per il Genoa.
“Quella appena cominciata – dichiara Bovicelli a RNL – è stata più volte definita una una Serie A due piuttosto che un campionato di B. Da Palermo a Parma, passando per Cagliari e Genoa, per citarne alcune, ci sono tante piazze importanti e storiche. Il livello si è alzato e questo rende il campionato più bello, dall’altra parte però per chi ha l’obiettivo di salire di categoria il compito quest’anno si è fatto più difficile”.
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“Il colpo che mi ha sorpreso di più? Dire Fabregas è scontato, ma vederlo arrivare in Italia e in Serie B è stato qualcosa di inaspettato per tutti. Spagnolo a parte, con Aramu credo che il Genoa, per entrare già nella sfida di venerdì sera al Barbera, abbia fatto davvero un grande colpo: ha dimostrato di poter stare in A, è stato il migliore nella scorsa stagione del Venezia. È arrivato al Genoa con un anno di A alle spalle, con le sue caratteristiche e la sua qualità è andato a riempire una zona del campo dove i rossoblù avevano bisogno. Blessin ancora non lo ha utilizzato, ma complice l’assenza di Gudmundsson potrebbe arrivare il suo momento e credo che a Genova possa fare davvero bene”.
COME ARRIVA IL GENOA
“C’è rammarico per la prima vittoria al Ferraris sfumata all’ultimo col Parma, ma anche consapevolezza dei propri mezzi e del fatto che il campionato è soltanto all’inizio. Con i tre punti i rossoblù sarebbero arrivati a Palermo in testa da soli, ma il bicchiere è comunque mezzo pieno. Ovvio la pressione sui ragazzi di Blessin è alta, per molti sono i favoriti alla promozione, ma è un aspetto sul quale il club lavora non lasciando nulla al caso”.
L’UMORE DELLA PIAZZA
“Qual è l’umore della piazza? La risposta credo stia nei 20.239 abbonati, in Serie B. Un dato importante, che racconta dell’entusiasmo sempre crescente che c’è attorno alla squadra. Un trend iniziato la scorsa stagione, nonostante la retrocessione maturata nelle ultime giornate, che ha inevitabilmente continuato il suo corso durante una campagna acquisti estiva che ha visto il Genoa protagonista”.
UN VOTO ALLE MOSSE DELLA SOCIETÀ ROSSOBLÙ
“Il club ha continuato quella rivoluzione che aveva iniziato già la scorsa stagione, facendo un buonissimo lavoro. Di Aramu abbiamo detto, Coda è una garanzia. Strootman per la B è un lusso, Yalcin a zero è stata un’ottima operazione. E poi ci sono i giocatori rimasti: Gudmundsson si sta rivelando una scelta azzeccata, per Badelj parla la carriera, Hefti è in crescita. Forse si poteva fare ancora qualcosa in difesa, ma il giudizio sulla sessione portata avanti da Spors e Ottolini, arrivato a metà luglio, non può che essere ottimo. E non è da trascurare il lavoro fatto in uscita da Matteo Scala, il Genoa storicamente è sempre stato un club con tantissimi tesserati, le operazioni in uscita portare a termine sono state tantissime: ultima quella ancora aperta che dovrebbe portare Tourè in Qatar”.
UN’ASSENZA CHE PESA
Gudmundsson ha giocato e fatto bene nelle prime quattro partite, adesso dovrà saltare il match contro il Palermo, tuttavia Blessin non sembra preoccupato. “Ci sono ancora allenamenti a disposizione – ammette Bovicelli – Blessin sta valutando le possibili soluzioni. Il 4-2-2-2 che abbiamo visto fino ad oggi potrebbe essere riconfermato, se la condizione è buona mi aspetto di vedere Aramu in campo al posto dell’islandese, altrimenti Portanova può essere un’alternativa”.
L’ANTAGONISTA DEL GENOA
Per ultima cosa abbiamo chiesto al noto giornalista quale potrà essere la vera antagonista del Genoa per la promozione. Questa la sua risposta: “Non ne vedo solo una, come dicevamo il livello si è alzato: il Parma in attacco con Man, Vazquez, Mihala ha tanta qualità. Il Cagliari ha trattenuto giocatori come Nandez, Rog, Pavoletti inserendo Lapadula. Il Pisa sconfitto nella finalissima play off con il Monza vorrà riprovarci, Bari e il Palermo, con la nuova proprietà, sono piazze che devono pensare in grande”.
“L’outsider? Dico la Reggina di Pippo Inzaghi, iscrittasi in extremis al campionato ma partita molto bene. Fino a poco fa il futuro era un rebus, ora guarda tutti dall’alto anche se siamo solo all’inizio. Con Inzaghi in panchina poi, ai tempi del Milan, Mendez fece forse una delle sue migliori stagioni da falso nove. Sono passati anni, ma se ritrovano quell’alchimia possono fare la differenza”.
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