Saric parla della trattativa: “Ecco cosa ha inciso fortemente”|VIDEO

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Oggi, 14 settembre, si è svolta la conferenza stampa del centrocampista bosniaco Dario Saric. Ecco le dichiarazioni del nuovo acquisto rosanero: “È stata una trattativa molto lunga, il mercato estivo dura tanto. C’erano più squadre coinvolte, e chiaramente i tempi si allungano. Per un giocatore è più difficile, perché non si mantiene in allenamento con una squadra sola e perde la forma fisica”.

La voglia di entrare in forma in breve tempo c’è, stiamo lavorando per questo con lo staff. Sono situazioni particolari quando ci sono queste trattative. Un giocatore le vive in modo particolare, sono rimasto in attesa, non è stato facile. Mi sentivo spesso anche con i direttori, durante la trattativa, chiedevo ‘come va?’ “.

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“Il Palermo ha creduto molto in me? Ciò mi responsabilizza tanto. Quando una società come Palermo sceglie me, mi da la carica. Significa che hanno visto qualcosa in me, e quindi devo cercare di esprimermi al massimo per ripagare la fiducia, voglio dare il 100 per cento del mio potenziale”.

“L’impatto con la realtà è stato incredibile – ha proseguito il centrocampista rosanero -. Appena mi hanno parlato di Palermo mi sono subito acceso. Mi ricordavo dello stadio, non vedevo l’ora di giocare al Barbera. Contro il Genoa sono rimasto subito impressionato dall’ambiente. Corini non lo conoscevo, ci avevo solo giocato contro. Ma mi sono subito unito al suo credo calcistico, facendo la mezz’ala. È un ruolo che mi viene naturale, anche se negli ultimi anni ad Ascoli ho giocato in un centrocampo a due, anche trequartista all’occorrenza”.

CONCORRENZA A CENTROCAMPO

”Concorrenza? Ti stimola, quando ti alleni con giocatori forti tendi a dare il tuo meglio e a migliorarti. Ho dei compagni per fortuna molto molto forti, un centrocampo di livello con giocatori importanti. Credo non ci sia bisogno di dire che Segre e Stulac, ma anche Broh e Damiani, siano giocatori di qualità. La concorrenza ti aiuta a dare il meglio”.

“PALERMO, ECCO LE MIE CARATTERISTICHE”

“I gol? Non sono mai stato un goleador, ci devo lavorare perché non è una mia caratteristica naturale – ammette Saric -. Le mie caratteristiche sono altre, corsa, dinamismo, sacrificio”.

“Se sono venuto qui è perché voglio diventare importante, voglio raggiungere l’obiettivo che la città merita. L’affetto e la voglia che ho sentito da parte del Palermo di portarmi qui mi hanno fatto sentire la carica”.

“Il gruppo? Lavorando partita dopo partita stiamo cercando di creare quell’unione giusta. Tutti sappiamo che la stagione è importante, stiamo lavorando per cercare di fare gruppo al più presto possibile”.

“La famiglia? Mi seguiranno assolutamente, arriveranno a breve. La storia della mia famiglia è molto particolare. Sono arrivato in Italia nel ’94 in seguito al ferimento di mio padre. Sono nato e cresciuto in Italia, ma quando vieni da una situazione difficile e particolare ti rimane dentro quel legame con l’altro Stato. La maggior parte della mia famiglia vive la, ci andavo sempre. Per me giocare in nazionale bosniaca sarebbe un obiettivo, sarebbe un onore e lavoro anche per quello. Jajalo? L’ho conosciuto 4 anni fa, quando lui era a Palermo e io ero a Carpi, e gli ho chiesto la maglietta. Ero molto giovane, lo conoscevo solo di nome, e per me avere la sua maglietta era una cosa importante”.

L’IMPATTO CON LA CITTÀ DI PALERMO

“Palermo è caotica, anche se non ho avuto particolari problemi – afferma Dario Saric parlando della città -. Mi piace, e mi piace il mare, anche se già la conoscevo perché ero venuto in vacanza. Mi trovo benissimo qui”.

DARIO SARIC IN CONFERENZA STAMPA – CLICCA QUI PER IL VIDEO