Esclusiva RNL – Lamberto Zauli: “Palermo attenzione al Sudtirol, la B è un campionato difficile”

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Trequartista dal fisico imponente, abile sui calci piazzati e con un innato senso del gol. Questo l’identikit di Lamberto Zauli, soprannominato dai tifosi palermitani “Zizou” proprio come Zinedine Zidane, ex stella della Juventus e della Nazionale francese. Perché il suo estro e alcune sue giocate in campo ricordavano proprio quelle del più famoso campione transalpino. Un paragone azzardato, forse anche un po’ scomodo, ma sicuramente Zauli ha saputo lasciare il segno in tutte le piazze nelle quali ha giocato. In particolar modo in quella siciliana, dove ha vissuto stagioni esaltanti (dal 2002 al 2005), contribuendo al ritorno dei rosanero nella massima serie dopo 31 anni di attesa, e dove i tifosi lo ricordano ancora con grande affetto. Un affetto contraccambiato stando alle parole che l’ex giocatore, oggi allenatore, ha rilasciato alla redazione di Rosanero live.

I RICORDI DELL’ESPERIENZA A PALERMO

“Ho giocato tre stagioni stupende con la maglia del Palermo addosso – afferma Zauli – e, nonostante siano passati tanti anni da allora, ho ancora un ricordo vivo e bellissimo di quell’esperienza. Era il primo Palermo dell’era Zamparini ed io e i miei compagni abbiamo messo il primissimo mattone per costruire quello che poi sarebbe stato uno dei periodi più belli del Palermo calcio”.

La gente – continua – ci trascinava sul campo con il suo entusiasmo. Aver vissuto la serie A con quella maglia per me è stata una soddisfazione enorme. Sarebbe riduttivo identificare quel periodo con una partita specifica o con un gol, alla fine quelli vanno un po’ nel dimenticatoio. La cosa più importante – dichiara l’ex giocatore del Palermo – è il feeling che ho creato con i miei compagni di allora. Oggi posso dire di avere un bel rapporto con la maggior parte di quei ragazzi, ci lega un’esperienza bellissima vissuta insieme, e quella a differenza dei gol rimane e non si dimentica”.

LA BREVE PARENTESI SULLA PANCHINA DEL SUDTIROL

“Quella in Trentino per me è stata un’esperienza davvero brevissima – prosegue Zauli – non ho nemmeno cominciato il campionato. Alcuni dei giocatori che hanno in rosa non sono arrivato a conoscerli. Non mi sento pertanto di dare consigli al Palermo – dichiara – su come affrontare la prossima partita con i biancorossi. Eugenio (Corini) è un allenatore importante, ha tanta esperienza e sicuramente saprà preparare, insieme al suo staff, la partita nel migliore dei modi”.

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Quello che mi sento di dire – prosegue l’allenatore – è che i biancorossi non sono una squadra facile da battere. Lo stanno dimostrando nelle ultime partite, nelle quali hanno trovato una solidità che sta portando pian piano anche ai risultati. Come tutte le partite di B penso che sarà dunque difficile, ma il Palermo ha tutte le carte in regola per fare una buona gara. Vincere in questo campionato – afferma Zauli – non è mai facile per nessuno. Poi è chiaro che il Palermo gioca in casa e deve cercare di centrare la vittoria. In organico i biancorossi hanno giocatori interessanti come Nicolussi Caviglia, ragazzo cresciuto nel settore giovanile della Juventus, Odogwu, giocatore fastidioso da marcare e che ha fatto tanta gavetta o ancora De Col. Insomma, c’è della qualità e ci sono dei giocatori importanti anche tra le loro fila”.

CONSIDERAZIONI SUL PALERMO E SUL CAMPIONATO DI SERIE B

“Riguardo al Palermo – dice – penso che quest’anno ha avuto inizialmente delle vicissitudini che non hanno permesso di essere squadra da subito. Quando avviene un cambio in panchina alle porte della stagione non è mai facile, ci vuole il tempo per riassettare un po’ tutto. Tempo all’allenatore di conoscere i giocatori, ma anche ai giocatori di conoscersi tra di loro. Sul mercato la società ha lavorato bene, prendendo ottimi elementi. È stato importante, inoltre – afferma Zauli – confermare Brunori che ha ormai conquistato la piazza. Essendo anche il capitano di questa squadra penso che possa trascinare con il suo entusiasmo i compagni”.

“Credo che il Palermo possa disputare sicuramente un’ottima annata. Ci vuole solo pazienza. Chiaramente – sostiene ancora – tutti vorrebbero andare allo stadio e vedere la propria squadra vincere. Ogni partita però nasconde delle insidie. A volte si perde quando non si merita o si vince quando si demerita. Bisogna in ogni caso voler bene alla squadra – asserisce Zauli – un gruppo se ne accorge quando è benvoluto e questo aiuta nel raggiungimento dei risultati”.

La classifica è al momento corta e il campionato di B darà i suoi verdetti nelle ultime 10 partite. Prima di allora è difficile dire cosa si potrà fare e cosa non si potrà fare. Nelle ultime 10 giornate – conclude – quando ci saranno in ballo gli ultimi 30 punti, lì allora si deciderà il futuro delle squadre. La serie B è molto equilibrata. L’anno scorso 2/3 squadre erano partite molto male, staccandosi subito e facendo in modo che altre formazioni prendessero il largo o giocassero più rilassate. Quest’anno penso sia diverso – afferma – bisognerà stare concentrati fino alla fine. Penso infatti che al termine del campionato la forbice di punti tra playoff e playout sarà molto ridotta”.

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