Intervenuto questa mattina come ospite alla seconda giornata del “Social Football Summit”, evento internazionale dedicato all’innovazione e alla digital transformation nella Football Industry, il Presidente del Palermo Dario Mirri ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni sul futuro della squadra rosa e soprattutto sui programmi a lungo termine del City Group.
DIFFERENZE TRA INGHILTERRA E ITALIA
“C’è un abisso tra l’organizzazione del calcio inglese e quella del calcio italiano – esordisce il Presidente del Palermo -. Lì un club ha un’attenzione al dettaglio straordinaria, quasi maniacale. Il calcio è tutto fuorché un gioco, è gestito in maniera diversa. Da loro il tempo è una variabile diversa da quella che abbiamo in Italia. Noi italiani – continua Mirri – vogliamo fare tutto subito e presto, il risultato sportivo è l’unico obiettivo della stagione. Su 20 squadre 19 falliscono e una sola vince. Lì invece si costruisce dalle basi, dalle infrastrutture; che sono un valore che resta, a prescindere se vinci un campionato o lo perdi”.
“Questo elemento del ‘tempo’ è quello che avverto come prima, enorme differenza rispetto al nostro modo di pensare. I risultati non sono solo quelli sportivi – dichiara Mirri -. Ogni volta che parlo con Soriano, quando perdiamo una partita e sono disperato lui mi dice: “Dario stai tranquillo; alla fine, ma non del campionato, alla fine intesa come negli anni a venire è il risultato che noi aspettiamo”. Lì anche io mi sento poco adeguato, per via di una mentalità diversa, che ci fa sentire ogni sabato, in base al risultato, ‘vivi’ o ‘morti’.
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OBIETTIVO SERIE A
“Se l’anno prossimo giocheremo qui all’Olimpico? Se loro vengono giù – risponde – li aspettiamo, non è detto che dobbiamo salire noi (ride), ma mi sembra difficile che la Roma o la Lazio vogliano venire giù. Battute a parte è un percorso che richiede tempo, bisogna costruire le basi. Naturalmente vogliamo realizzare fortemente l’obiettivo serie A, quello sì. Lo vuole la città, lo vuole la società, lo vogliono i giocatori. L’obiettivo finale – conclude Mirri – è quello di vincere, e per noi vincere è raggiungere il sogno finale della serie A”.
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