Il “Pasqualino” sarà centro tecnico del Monza, Ciaramitaro: “I giovani a Palermo…”

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Il centro sportivo “Pasqualino” di Carini, in cui ha sede la scuola calcio dell’ex giocatore rosanero Maurizio Ciaramitaro, ha stretto un importante accordo con il Monza. La società di serie A farà dell’impianto nel palermitano un suo centro tecnico. “Abbiamo lavorato tanto per migliorare la struttura, e dare visibilità a livello calcistico in tutto il territorio – afferma in esclusiva a Rosanero Live l’ex centrocampista del Palermo -. Credo che il Comune sia molto contento dell’operato mio, di mio fratello, che è il Presidente, e degli altri soci. Stiamo cercando di fare crescere la visibilità dell’impianto.

Il Monza ha un progetto importante con noi – ha proseguito Ciaramitaro -.Ogni mese verranno qui e faranno allenare i ragazzi insieme ai nostri allenatori. Poi, due o tre volte l’anno prenderanno alcuni dei nostri giovani e li porteranno nei loro centri, per far provare loro l’esperienza di allenarsi in società professionistiche: non si tratterà di provini, ma di un’operazione mirata alla crescita dei giovani. È chiaro che, alla lunga, la loro speranza è creare un rapporto di lavoro consolidato da cui possano uscire nuovi talenti, su cui avrebbero il diritto di prelazione.

Non tutti hanno la cultura del settore giovanile – afferma amaramente l’ex, tra le altre, di Modena e Parma-. Il calcio italiano dovrebbe prendere spunto da società come Atalanta, Empoli e Inter, per dirne solo alcune, che spendono e investono nel settore giovanile, sia nelle strutture che nel formare i ragazzi. Quando i giovani escono da quelle scuole sono già forti e formati. È fondamentale che qualsiasi società abbia un budget annuo da investire nel settore giovanile, a prescindere dalla categoria. Qui quando c’è un ragazzino bravo bisogna portarlo fuori, perché non abbiamo niente, non abbiamo strutture, non siamo a livello di altre società. Se da una scuola calcio come la mia emerge un talento, le squadre di fuori gli mettono gli occhi di sopra e se lo portano via. Per questo anche il Palermo deve cominciare a investire in questo senso.

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ciaramitaro

PALERMO E CITY GROUP, CIARAMITARO: “COME PRIMA COSA DOVREBBERO…”

“Il Palermo sicuramente ha intenzione di costruire una grande realtà e migliorare sotto l’aspetto della crescita dei giovani nostrani – ha sottolineato Ciaramitaro -. Hanno già qualche affiliazione, ma lavoreranno molto anche per fare crescere il proprio settore giovanile. Siamo in ottimi rapporti con la società, c’è una collaborazione da tanto tempo. Qui si allenano Primavera e Under 17, e a volte è venuta anche la prima squadra. Tuttavia penso che i calciatori preferiscano allenarsi in un campo in erba naturale, per abituarsi alle condizioni delle gare che andranno ad affrontare, e il nostro è in erba sintetica, seppur di ultima generazione.

City Group? non dobbiamo insegnare niente a una società del genere – prosegue -. Penso che sia opportuno costruire al più presto un centro tecnico, dove prima squadra e settore giovanile possano allenarsi, mangiare, dormire, fare tutto. Anche perché quando si prende un giocatore giovane da fuori bisogna dargli anche queste possibilità.

Per quanto riguarda la serie B di quest’anno vedo bene la Reggina – afferma l’ex rosanero -. ha giocatori fuori categoria come Menez, ha fame di calcio e potrebbe ambire a vincere il campionato. Però in serie B tutti possono vincere e perdere contro tutti. Credo che la sorpresa ci possa essere sempre. Il Palermo? se migliora in trasferta potrebbe fare un campionato importante. Ma mister Eugenio Corini, che ho avuto la fortuna di conoscere a livello umano e calcistico, può dare tanto. Ha preso giocatori importanti, deve giocare sfrontato e sereno e dimostrare quel che vale”.

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LA CRISI DI BOSCAGLIA: “NON ME LO SO SPIEGARE”

Infine abbiamo chiesto a Ciaramitaro di esprimere il suo parere sulla situazione delicata di Roberto Boscaglia, che fu suo allenatore nel Trapani dal 2013 al 2015. “Non me lo so spiegare, anche perché non è l’ultimo arrivato – la risposta -. È un allenatore preparato e capace, e mi fa strano che non riesca a uscire dalla situazione così brutta dell’ultimo periodo. È uno navigato, ha fatto la gavetta e sa come si fa calcio. Ne deve venire fuori, con il lavoro e la tranquillità, per capire cosa ha sbagliato e ripartire”.

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