Mirko Pigliacelli contro il Sutirol l’ha combinata grossa: la sua “papera” è costata lo svantaggio al Palermo, poi incapace di raddrizzare la partita. Il numero 1 rosanero però si può consolare, vista la buona compagnia. Sono almeno sette, infatti, gli estremi difensori del Palermo che lo hanno preceduto in “gesta” da ricordare negativamente. Alcune di queste, come lo storico stop di petto non riuscito di Federico Agliardi nel derby contro il Catania del 2006, non hanno poi influito sul risultato finale. Altre, invece, sono risultate decisive.
È il caso, ad esempio, dei due errori che tra il 2011 e il 2012 hanno finito per regalare prima una vittoria e poi un pareggio al Friuli all’Udinese: i gol di Totò Di Natale contro il Palermo, in entrambe le occasioni, sono viziati dagli errori dei portieri rosanero Tzorvas e Ujkani. Anche l’indecisione di Benussi, in Parma-Palermo del 2013, regalò ad Amauri la soddisfazione del gol vittoria oltre il 90esimo. Non andò meglio a Sorrentino, che in un Palermo-Bologna dello stesso anno commise l’errore che spalancò la porta a Gabbiadini, autore del gol del pari dopo il vantaggio immediato di Ilicic.
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Identico copione qualche anno dopo, nel gennaio 2017, quando dopo la rete iniziale di Nestorovski che permise al Palermo di portarsi sullo 0-1 a Napoli, fu Posavec con una “frittatona” indimenticabile a permettere a un tiro di Mertens, apparentemente innocuo, di trasformarsi nella rete dell’1-1 finale. A chiudere l’elenco delle “papere” dei portieri della storia recente rosanero c’è l’episodio di Avellino dello scorso 7 febbraio: il tiro di Silvestri da centrocampo finì per beffare Pelagotti, che non calcolò bene la traiettoria della palla. Non si demoralizzi, dunque, Mirko Pigliacelli: capita a tutti di sbagliare, l’importante è rialzarsi e tornare più forti di prima.