Non fa giocare il figlio, genitore minaccia un dirigente: “Ti taglio la testa e…”

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La Questura di Avellino ha aperto un’indagine sulle minacce di morte che un genitore avrebbe rivolto a un responsabile del settore giovanile dell’Avellino Calcio. L’episodio è accaduto domenica scorsa, 2 ottobre: mentre era in corso la partita dell’Under 17 della squadra campana contro la Viterbese il padre di un tesserato dell’Avellino avrebbe minacciato e poi tentato di aggredire il dirigente Giuliano Capobianco, “reo” insieme all’allenatore di non fare giocare il proprio figlio. “Ti taglio la testa e la metto in valigia: queste le parole che il genitore avrebbe utilizzato nei confronti del dirigente. Secondo la denuncia presentata da Capobianco l’uomo, in seguito alle minacce, avrebbe anche tentato di aggredirlo.

MINACCE A UN DIRIGENTE: IL GIORNO PRIMA…

Un episodio simile sarebbe accaduto anche il giorno precedente, sabato 1 ottobre: questa volta ad essere coinvolto il genitore di un giocatore non più tesserato con l’Avellino, che avrebbe tentato di colpire con un pugno un addetto stampa del club, “colpevole”, a suo dire, di avere parlato calcisticamente male del figlio.

dirigente

“L‘Us Avellino 1912 condanna fermamente gli episodi di violenza avvenuti, nelle ultime 48 ore, nei confronti di tesserati e dirigenti – la nota della società – Il club manifesta piena solidarietà nei confronti di Giuliano Capobianco, responsabile del settore giovanile YOUTH, per le continue minacce e tentate aggressioni subite in questi mesi da parte di genitori che, senza alcun contegno e con modi alquanto discutibili, lamentano lo scarso impiego dei propri figli. La società prenderà provvedimenti nei confronti dei tesserati coinvolti, malgrado l’indiretta responsabilità degli interessati, e, nel contempo, le persone vittime di tali episodi di violenza sporgeranno denuncia presso le autorità competenti”.

Frame copertina: Prima tivvù

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