Al Palermo Football Summit ha parlato l’ex dirigente della Juventus, Luciano Moggi. “Il profilo che più si avvicina a me? Manca la materia perché non c’è preparazione – ha dichiarato -. Quando uno va a fare il dirigente di una società di calcio deve essere maturo per capire il perché si possono comprare i giocatori o no, e perché si possa fare o no una plusvalenza. Se si sanno queste cose si può fare il dirigente, se non si sanno no. Io non ho mai detto di essere perfetto, ma ho cercato di adeguarmi ai tempi, conoscendo bene il diritto e imparando a conoscere il calcio.
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“Rino Foschi? lo ritengo un elemento esuberante, ma sapeva fare calcio – ha proseguito l’ex Guru del calcio italiano -. Non ho mai niente contro di lui, ma ho avuto dei problemi con Zamparini: lo conoscevo molto bene e sapevo dove andava a finire la sua argomentazione. Era in serie B dal Palermo, e si presenta da me a chiedermi Miccoli. Conoscendo il suo debole gli chiesi: ‘Ma tu ce l’avrai un arbitro amico da far designare’? Guarda caso il sorteggio era stato già fatto, e quell’arbitro era già stato designato. E lui che non lo sapeva è andato in assemblea a dire ‘Moggi comanda gli arbitri’.
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Zamparini però aveva anche del buono – ha concluso Moggi -. Perché riconoscendo il male che aveva fatto per due anni mi ha tenuto vicino al Palermo. Ma mi ha fatto litigare con Ballardini, perché gli ha rivelato che io gli consigliavo la formazione. Ho sempre avuto una grande stima per lui, era un bravo Presidente: non mandava via gli allenatori ogni giorno ma ci mancava poco…”.
