Al “Palermo Football Summit” ha parlato anche il tecnico Pasquale Marino. Siciliano doc, ha allenato ad alti livelli anche in serie A, ma ha un grosso rimpianto: il 7 giugno 2019 firmò un contratto biennale con il Palermo, ma a seguito della mancata iscrizione al successivo campionato di serie B per inadempienze finanziarie da parte della società rosanero, dovette interrompere la sua esperienza ancor prima di poter sedere in panchina. “Da siciliano c’è delusione per come è andata a finire, non solo per me ma per tutti i tifosi del Palermo – afferma Marino ai nostri microfoni -. Per fortuna è nata una società forte, che in pochi anni riuscirà a riportare il Palermo dove merita. Era bello quando c’erano tre squadre siciliane in serie A.”
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Sulla separazione di Baldini dal Palermo: “Bisogna essere all’interno per giudicare, da fuori non posso esprimermi. L’importante è che lui ora alleni in B e che il Palermo abbia una squadra competitiva”.
Sul City Group: “Vista la crisi che c’è nel mondo, avere una società forte è importante. Si sono presentati con tanta umiltà, senza fare proclami, dimostrando che sono molto seri”.
Sul Catania: “Da ex dispiace che si sia dovuto ripartire da zero, ma spero che possa ripetere ciò che ha fatto il Palermo.”
Prospettive del calcio siciliano: “È un periodo brutto, mi spiace che grosse città come Siracusa o Trapani siano così in basso, o il Messina in C. Bisogna ripartire dai settori giovanili, ed oltre a investire economicamente bisogna avere le idee giuste per creare le prospettive per la rinascita“.