Ancora una sconfitta, per il Palermo in campionato. A Terni arriva il quinto ko su otto partite. E ora c’è davvero di che preoccuparsi, anche se non siamo nemmeno a un quarto del campionato. Una sconfitta meritata, senza attenuanti. Un 3-0 che non ammette discussioni.
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Il Palermo non ha mostrato alcun cambio di marcia o di atteggiamento dopo la brutta prestazione interna di sabato scorso col SudTirol, ma soprattutto, non ha praticamente reagito dopo il gol del vantaggio di Partipilo, arrivato a inizio ripresa. Di Palumbo, uno dei migliori in campo, il raddoppio più o meno a un quarto d’ora dalla fine. Il 3-0 arriva con Moro, quando l’altoparlante annuncia il recupero, ma in realtà la partita è finita già da tempo.
Dalla panchina di Corini sono arrivate le sostituzioni, ma non le giuste indicazioni tattiche o quella sferzata tale da cambiare l’atteggiamento di una squadra sempre apparsa inferiore agli umbri di Lucarelli. I numeri dimostrano impietosamente, più di ogni giudizio che potrebbe essere condizionato dal tifo, le difficoltà della squadra rosanero.
Nel primo tempo la Ternana ha sfiorato cinque volte il gol, fallendo clamorosamente le occasioni con Capuano, Coulibaly, Sorensen, Palumbo e con lo stesso Partipilo arrivato tardi su un cross di Corrado, in una fotocopia dell’unica opportunità costruita dal Palermo nella prima frazione: sul cross di Saric è stato Elia a perdere l’appuntamento con la deviazione in porta.
E nella ripresa la musica non è cambiata, con il solito Partipilo che in contropiede spreca una chance ancora sullo 0-0. Il Palermo, proposto con il solito schieramento pare più vivace rispetto a sette giorni prima, ma, tralasciando i problemi su palla da fermi, le distanze tra i reparti sembrano sempre troppo ampie, le due ali Di Mariano e Elia non riescono mai a trovare spunti e a servire un Brunori malinconicamente lasciato a sé stesso e mai in condizioni di fare male a Iannarilli. Insomma, Corini sta lavorando, i giocatori si impegnano in settimana, ma in partita tutto ciò non emerge.
Dicevamo dei numeri: per la terza volta il Palermo subisce 3 gol (Terni dopo Ascoli e Reggina) e per la terza partita consecutiva non segna. Ha il terzo peggiore attacco con soli 6 gol segnati e la seconda peggiore difesa con 12 reti al passivo. Servirebbe una squadra da combattimento, dalle idee chiare tatticamente, ma se ne vede una piatta sotto tutti i punti di vista. E il Palermo, ora diciassettesimo, continua a andare giù in classifica, come una foglia che si stacca dall’albero, quasi senza rendersi conto di stare mettendosi nei guai, in un campionato difficilissimo, anche più di quello che il club e l’ambiente rosanero potevano attendersi alla vigilia della stagione.
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