C’era una volta un presidente… Solitamente iniziano così le favole ed è bello vedere gli occhi dei bambini con lo sguardo attento in attesa dell’eroe buono o del principe azzurro.
Un 2019 da dimenticare
Niente inizio onirico, questa volta. Perchè al tifoso del Palermo quando si cita l’annus horribilis 2019 vengono convulsioni, attacchi di panico, sfoghi acneici, febbre a 40 ed herpes labiali simplex.
Presidenti a tignitè
Perché alla porta girevole in panchina c’eravamo abituati. Per noi un’annata calcistica non era neanche divertente se non passavano da Palermo almeno due o tre allenatori. Ma a cinque presidenti in un anno (compreso quello in carica) no, a questo non eravamo preparati. E credo sia un evento unico nella storia calcistica professionistica, e – anche se non lo fosse – non sarebbe certo un titolo meritorio.
A volte ritornano
Questa ampia premessa soltanto perchè finalmente torna a far capolino nelle cronache cittadine il terzultimo presidente rosanero, il palermitanissimo Alessandro Albanese. L’attuale e ormai storico presidente di Sicindustria, colui che con la gestione Arkus ci ha (ri)messo la faccia. Colui che all’atto dell’insediamento dei Tuttolomondo gridava al mondo intero che “Siamo un gruppo di imprenditori e professionisti pronti a lottare per la città e per i nostri colori. Palermo è nelle mani giuste” . E poi via con le dichiarazioni roboanti circa l’azzeramento del cassetto fiscale, ripetute come un mantra. Dulcis in fundo, l’immancabile ottimismo per un’iscrizione al campionato cadetto che sembrava poco più di una formalità.
Idee in cantiere
Col Palermo in D, il presidente Albanese torna a parlare. Naturalmente non di calcio e di Palermo. Cci mancassi, direbbero dalle parti di Londra. Apprendiamo dall’edizione del 24 settembre di Livesicilia che Albanese parla di cantieri. Non come i vecchietti che vanno per guardare i lavori e scassare i cosiddetti a quelli che nel frattempo se lo stanno facendo quadrato. Parla di cantieri in quanto sostiene, ragionevolmente, “che essi tengano in ostaggio le imprese e che – a furia di chiusura delle strade, o inversione di sensi di marcia – ne paralizzino l’attivitá.”
Aziende di serie B, aziende di serie D
Sarebbe stato altrettanto bello se il presidente Albanese – in virtù del suo ruolo istituzionale – avesse speso anche qualche parola per altre realtà aziendali. Quelle che, con la morte di quel Palermo Calcio nel quale gli era stato conferito il ruolo di presidente/garante, hanno visto polverizzare i loro crediti. Che tradotto significa ossigeno per le aziende stesse e, ovviamente, per le famiglie in esse coinvolte.
Anagrammi, che passione
Guarda un po’ le coincidenze che riserva il destino: all’inizio è stato utilizzato il termine onirico che, giustu giustu, è l’anagramma di ironico. Peccato, peccato veramente che stavolta non ci sia stato davvero niente da ridere. Niente.