Sagramola show a Trm, tv regionale partner del Palermo calcio, anche per chiarire alcune critiche che sono state fatte da tifosi e addetti ai lavori in questi primi cinque mesi di gestione Mirri. Insieme ai giornalisti Luca Tutone, Alessandro Amato ed Eliana Chiavetta, l’AD rosanero ha dibattutto anche di temi spinosi, alcuni dei quali sollevati nei mesi passati dal nostro giornale.
IL PULLMAN
Il confronto è stato positivo perché è servito a fare chiarezza su importanti temi. Ma su alcuni argomenti le risposte non sono state, a nostro avviso, del tutto soddisfacenti. Una su tutte la questione “trasferte in pullman”. Sostenere che per motivi logistici si preferisca non prendere l’aereo ma il pullman, sembra essere un controsenso. Soprattutto se la città da raggiungere si chiama Giugliano che si trova a 14 chilometri da Napoli. Non c’erano posti in aereo, bisognava fare scalo a Roma? Esistono i charter. Perché, nonostante la società dei pullman garantisca che il mezzo a disposizione del Palermo sia extralusso ed extraconfort, sempre di un viaggio di 1400 chilometri tra andata e ritorno parliamo. Con tanto di traghettamento e “incubo” autostrada Reggio Calabria – Salerno. Quindi non di certo un viaggio di piacere. Sostenerlo (e c’è chi lo sostiene) è voler far passare un elefante dentro la cruna di un ago.
IL PALERMO STA BENE ECONOMICAMENTE
Il fatto che, come ha ribadito Sagramola, non sia una decisione dettata da difficoltà economiche ci conforta. Non è del tutto negativo, precisiamolo, che la società cerchi di essere parsimoniosa ed oculata. L’importante è che ció non vada a gravare sul benessere e la salute, e quindi sul rendimento, dei giocatori.
IL PALERMO DEI PICCIOTTI
Durante l’intervista a Trm, Sagramola ha dichiarato che Pergolizzi, contestato aspramente dalla piazza in queste settimane, paga il peccato originale di essere palermitano. Ha anche specificato che questa sua dichiarazione avrebbe suscitato altre polemiche. Evidentemente era cosciente che la stava sparando grossa. Allenatori palermitani invidiosi e tifosi palermitani influenzati dalle maldicenze sarebbero la causa, secondo Sagramola, delle continue critiche a Pergolizzi. Forse l’ad non conosce la storia del Palermo, visto che ignora che in passato tanti palermitani hanno onorato maglie e panchine in viale del fante. Vecchie glorie le cui gesta sono rimaste nel cuore e nella mente dei tifosi rosanero. Basti pensare a Caramanno, ad Arcoleo, a Tanino Troja, a Tedesco, a Vasari, a Galeoto e al resto del Palermo dei picciotti. Pergolizzi sarà anche timido, come ha affermato Sagramola, ma davanti alle telecamere non lo ha dimostrato. Sarà pure una reazione, un modo di difendersi, ma è sempre sembrato sfrontato, a volte un po’ troppo, su determinati argomenti. Su tutti, quello riguardante gli attributi di Rizzo Pinna di qualche mese fa. Se qualcuno lo contesta è per questi suoi atteggiamenti e perché il suo gioco, che sembra affidato al caso, in fase offensiva e in fase di costruzione, rischia di compromettere un obiettivo che è la chiave di volta per i progetti futuri rosanero. Non c’è certo discriminazione, e non ci puó essere, tantomeno nei confronti di un concittadino. Se sbaglia, semmai, ha più possibilità di altri, venuti da fuori, di ricevere critiche spietate. Ció solo perché da un palermitano ci si aspetta sempre un quid in più. Ma niente a che vedere con invidie e gelosie.
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