Il massimo della pena in abbreviato per Leonardo Celestre, accusato di aver ucciso giorno 28 luglio 2018 l’amico Nicola Bifara, falegname di 46 anni.
In data odierna il gup di Palermo, Giuliano Castiglia, ha riconosciuto le aggravanti della premeditazione dei futili motivi e ha deciso di dare trent’anni di carcere a Celestre, accusato di aver ucciso un amico il 28 luglio del 2018, a Partinico (il massimo per il rito abbreviato).
ACCADUTO
Secondo quanto ricostruito dal sostituto procuratore Claudio Camilleri e in aula dai sostituti Giulia Beux e Renza Cescon, l’uomo, dipendente di un negozio di vernici, convinto di una relazione segreta fra la moglie e l’amico, agì per gelosia. Celestre fu fermato dai poliziotti la sera stessa dell’omicidio, a incastrarlo il racconto di un testimone che era in macchina con la vittima al momento dell’omicidio.
Nicola Bifara venne ucciso con cinque colpi di pistola in zona Mirto, in un vicolo della strada provinciale 2, contrada Margi Sottana. Bifara fu colpito mentre era alla guida della sua Golf in compagnia di un amico. Erano le 9.30 e la vittima stava percorrendo la provinciale, quando ad un tratto venne affiancato da una Fiat 500 da cui sono partiti i primi colpi (fatali) di pistola in direzione del torace. Il falegname uscì dall’auto e tentò la fuga a piedi, inseguito da Celestre che continuò a sparare.
TESTIMONE
Il testimone oculare raggiunse subito il commissariato di Partinico per denunciare l’accaduto. Scattarono subito le ricerche dell’uomo, rintracciato poco dopo vicino al luogo del delitto. A casa sua venne trovata una pistola compatibile a quella usata per l’omicidio.
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