Oggi il Palermo e l’Assessorato Regionale del territorio torneranno ad incontrarsi sull’area da destinare alla creazione del centro sportivo della società rosanero. Dopo il nulla di fatto di due settimane fa, l’amministratore delegato Sagramola, e Salvatore Cordaro, l’assessore regionale al territorio, parleranno dell’area dell’ex campo rom. Quell’area compresa tra via Case Rocca e viale del Fante. Questo terreno, gestito dal Demanio regionale, è però compreso nella riserva naturale della Favorita. Per questo motivo sono arrivate le proteste di Legambiente, inducendo la Regione Sicilia a effettuare sopralluoghi in aree alternative.
LE SPERANZE DEL PALERMO
La società rosanero spera in una soluzione che permetta la realizzazione del centro sportivo nella zona che dagli inizi degli anni ’90 era stata occupata da un insediamento Rom. Sgomberata nell’aprile del 2019, potrebbe rappresentare la soluzione logistica migliore, considerando che è a pochi passi dallo stadio Barbera. Per la verità ci sarebbe, sempre nei pressi della Favorita, un’altra area disponibile. Si trova alle spalle dello stadio, ma forse di dimensioni non adeguate.
PROGETTO DA REALIZZARE ENTRO IL 2020
Dario Mirri, in tutte le sue dichiarazioni, ha affermato che vorrebbe realizzare il centro sportivo entro il 2020. Quindi, se il Palermo non non dovesse trovare un accordo con la Regione si vedrebbe costretto a cercare altrove un area adatta alla costruzione dell’impianto. Fuori dal Comune di Palermo. E sarebbe davvero un’occasione persa, perché la logica suggerisce che il progetto dove sono previsti tre campi di calcio, un campo di calcio a sette, una palestra e gli spogliatoi, venga realizzato nei terreni disponibili limitrofi al Barbera.
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