Perché Palermo e la Sicilia in genere devono essere sempre la terra dell’impossibile e dei grandi ritardi. Perché ogni opera, nuova o meno che sia, in ristrutturazione o meno che sia non deve mai avere tempi di consegna certi e rispettati?
CHIUSO DA LUGLIO 2019
Lo stadio delle Palme “ Vito Schifani” di Palermo, forse lo avete notato, è chiuso alla fruibilità pubblica di runner e atleti amatori e non ormai da mesi, dal luglio 2019 per essere precisi. Avvicinandosi al portone di ingresso, lato viale del Fante, un cartellone con loghi della comunità europea, regione Siciliana e patrocinio del comune di Palermo ci avvisa che la data di riconsegna della struttura era fissata per il primo dicembre del 2019. In modo sarcastico, accanto a questa data, una mano ignota ha vergato la scritta “forse”. E non a torto diremmo, visto che al 10 di Febbraio del 2020 e giá dopo due rinvii alla riapertura, (prevista entro novembre 2019) il campo d’atletica cittadino e le sue pertinenze restano off limits e la data di riconsegna rifissata per il 27 febbraio (forse).
SOLITA LENTEZZA
Nessuna consegna dei lavori, nessuna riapertura, nessuna frenesia nel restituire alla città di Palermo e agli amatori una struttura di riferimento per lo svago e la ricerca della forma perduta. Chi deve dare risposte? Chi ha la responsabilità di rispettare le scadenze, se non in grado di rispettare i termini del bando va colpito attraverso sanzioni. Ci chiediamo quindi cosa dice Musumeci, cosa dice Orlando e cosa fa l’assessorato allo sport. Chi sono i controllori? Esistono delle penali? Spicca solo il silenzio assordante e la totale mancanza di assunzione di responsabilità e spiegazioni. E a piangerne le conseguenze, come sempre, è la città di Palermo.
QUANDO LO RIVEDREMO APERTO?
Perché lo stadio d’atletica é ancora chiuso? Di chi è la responsabilità? Regione, comune? Ditta appaltatrice? Le cause del ritardo dovevano essere previste, non usate per giustificare una palese incapacità a rispettare i termini. E perché i responsabili di tali inefficienze non sono sanzionati e chiamati a rispondere in solido, o venendo sollevati dall’incarico di fronte a questo ennesimo caso di palese inefficienza? Perché pervicacemente a Palermo ed in questa bellissima e sfortunata regione, tutto deve essere difficile e complicato, quando quasi ovunque, altrove, non disattendere impegni e scadenze è qualcosa di imperativo, normale e ordinario? Siamo davvero stanchi di dover sempre denunciare, a Palermo, la pigrizia ed inefficienza di chi dovrebbe amministrare con zelo e diligenza il proprio ruolo di responsabilità.