Luigi Riccobono, tutto il Palermo nel cuore, nella mente e… nel computer

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Il “G.T.P.”, ovvero il Grande Tifoso del Palermo gradito ospite della odierna puntata di questa rubrica-nostalgia è Luigi Riccobono il quale coltiva intensamente da anni una passione tutta rosanero, grazie alla quale, tra fotografie di ogni formato di varie formazioni e di singoli calciatori autografate e non, di ritagli di giornali d’epoca con articoli, risultati, tabellini, di gagliardetti, di biglietti d’ingresso allo stadio e di documentazione relativa a varie annate calcistiche, possiede un archivio, che più completo non si può, che illustra ininterrottamente momenti trascorsi e recenti della lunga storia del Palermo. Orgogliosamente custodisce questa enorme documentazione oltre che nella sua mente e nel suo cuore anche nel suo fornitissimo computer. Foto antiche e storiche che, messe a disposizione, hanno contribuito ad arricchire numerose edizioni dell’annuario del Palermo. Ma anche per Luigi è stata in occasione di una sua prima volta allo stadio della Favorita che è scattato il colpo di fulmine verso la maglia rosanero.

Luigi Riccobono

FOLGORATO DA GHITO VERNAZZA

Avevo 15 anni – ricorda subito Luigi – quando mio padre, affidandomi a un suo cugino tifosissimo del Palermo, ha consentito che io assistissi alla prima partita alla Favorita, Era all’inizio del campionato di serie B ’58/’59 e quella domenica si giocava Palermo – Lecco (5-4 ndr) partita che mi fece ammirare immediatamente quel giocatore, in quella occasione autore di una doppietta, che sarebbe diventato l’idolo della mia gioventù: Ghito Vernazza. La promozione ottenuta dal Palermo in quella stagione mi permise che nella successiva annata ’59/’60 io vedessi all’opera l’asso argentino nella massima serie e, nonostante l’amarezza della retrocessione, indimenticabile per me l’immagine, immortalata nella foto, di Vernazza che prima dell’inizio della partita con la Juventus (1 a 1 con reti di Sivori e Greatti ndr) scambia il gagliardetto con il grande Boniperti.

I PICCIOTTI, CHE SPETTACOLO!

A partire da quella mia prima emozionante esperienza – sottolinea – ho sempre seguito i colori rosanero anche in forma di rapporto confidenziale con tantissimi giocatori del Palermo e questo mi ha consentito di fotografare quei contatti e quindi di arricchire anno per anno la mia collezione d’immagini. Ricordo la bella formazione capitanata da Fausto Silipo che negli anni ’80 andò vicina, senza purtroppo riuscirci, alla promozione in serie A e la squadra in esilio a Trapani dove si giocava in casa per l’inagibilità della Favorita. Come poi non andare ancora avanti con i successivi momenti legati alle emozioni offerte, tra gli altri, dai nostri Tanino Vasari, Giacomo Tedesco, Ciccio Galeoto, famosi picciotti di mister Ignazio Arcoleo e nel 2004 dalla partita contro la Triestina decisiva per il tantissimo atteso ritorno in serie A trionfalmente festeggiato.

TRASFERTE EUROPEE CALOROSE E FREDDE

E qui – da Luigi puntualizzazione d’obbligo – su questo argomento mi piace dire che mi sento di ringraziare Maurizio Zamparini perché, grazie a lui dopo tantissimi anni di buio abbiamo visto la luce della massima serie e ci siamo anche confrontati con realtà europee. Possiamo ben dire, gestione “rosa” la sua. Peccato che poi quella “nera” abbia rovinato tutto.Il sottoscritto – cita Luigi a proposito– con un gruppo di amici tifosi è stato in trasferta al seguito della squadra a Praga e a Londra. In una occasione – aggiunge – ho avuto il piacere di trovarmi sullo stesso aereo dove viaggiavano i giocatori del Palermo. Durante il volo si è avvicinato Guidolin e mi ha chiesto il giornale per suo passatempo. Quando poi me lo ha restituito confesso che ero talmente emozionato che non mi è riuscito di continuare a leggerlo.Tanti anche i ricordi europei fuori dal campo, due in particolare in occasione delle trasferte: il freddo cane patito a Praga sovrastante di gran lunga il nostro calore di tifosi e il tentativo, naturalmente fallito, messo in atto dalla nostra allegra e chiassosa combriccola di tifosi rosanero in giro turistico a Londra, di distrarre, agitando sciarpe e bandiere rosanero, le guardie col colbacco davanti il palazzo della Regina rimaste incredibilmente immobili, statuarie.

FINALE CON TELEFONATE

Si chiude, come è tradizione della rubrica, con un ritorno al presente; con Luigi Riccobono che, impegnato con tre immaginarie telefonate, ha così speso i suoi gettoni inviando messaggi alle segreterie telefoniche.
Pronto, Presidente Mirri, ho i capelli bianchi e faccio il tifo per il Palermo, come già riferito, non da poco tempo. Ho salutato con piacere il tuo insediamento in Società anche perché di un presidente-tifoso negli ultimi anni avevamo perso le tracce. Ti ringrazio, sono con te e spero tanto che il tuo appassionato impegno proseguirà oltre al limiti che precisamente ti sei dato. Forza Dario!, Forza Palermo!
Pronto, mister Pergolizzi, ti chiamo per dirti che domenica scorsa al terzo e quarto goal segnato alla Cittanovese in campo per abbracciare Peretti e Floriano insieme a te idealmente sono schizzato anch’io e tutti i tifosi rosanero. Dai, Rosario, queste scene collettive di festeggiamenti, reali e virtuali, si debbono ripetere ogni partita fino alla fine del campionato.
Pronto, Martinelli, debbo fare i complimenti alla squadra per la grinta e determinazione messa in campo a Cittanova. Continuate così! Nella qualità di capitano poi ti chiedo di fare da tramite per due raccomandazioni a due tuoi compagni, la prima a Lancini, che di cartellini rossi ne ha collezionato già abbastanza e che per la stagione in corso può bastare; l’altra a Vaccaro, ricordagli che la maglia-ricordo di un avversario abitualmente si porta via a fine partita … non durante. Alessandro, ti raccomando, non lo dimenticare!

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