Palermo, il corona virus e i timori del presidente tifoso

Un Palermo in grande forma, che potrebbe perdere il filo a causa del corona virus, mette in apprensione il presidente Mirri, primo tifoso dei rosanero

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L’inerzia era quella giusta, tendente verso l’alto grazie alle sei vittorie ottenute nelle ultime sette giornate di campionato. E paradossalmente, la stessa sconfitta di Licata, seguita dalla grande prova casalinga contro il Nola, aveva contribuito a certificare l’assoluto buono stato del Palermo. Un gruppo compatto e più vivo che mai, capace di rialzarsi da quello che il Savoia sperava potesse essere un Ko tale da innescare un nuovo periodo in chiaro scuro dei siciliani. Niente da fare, i rosanero, incuranti di chi, assiduamente, dall’inizio del campionato non fa che sottolinearne le pecche legate al modo di giocare, contro i bianconeri campani avevano ripreso la loro corsa verso la gloria. E in tal senso, riguardo la trasferta di Corigliano Calabro, la netta percezione era quella di uscire vincitori, in modo da poter programmare in tutta serenità la ripresa del campionato dopo la sosta per il Torneo di Viareggio.

Il Palermo potrebbe essere costretto a giocare in un Barbera vuoto a causa del corona virus

IL NEMICO INVISIBILE CHE RISCHIA DI DISTRARRE I ROSA

In agguato però, pronto a rovinare i piani del Palermo ma non solo c’era il più insospettabile, insidioso, fastidioso dei problemi. Piccolo, anzi micorscopico come un virus che di nome fa corona, ma tanto forte da sconquassare l’intera vita sociale di una Nazione. E fu così che, tra i tanti luoghi di aggregazione divenuti off-limits per cercare di contenere i contagi, gli stadi, che tali lo sono per antonomasia, sono stati chiusi ai tifosi. Nel caso della serie D, la federazione ha addirittura optato per lo slittamento di tutto il calendario. Per il Palermo uno scenario inedito, del quale prendere atto in maniera coscienziosa e responsabile vista la sfera di pertinenza medica. Ma al contempo una situazione che ha fatto storcere la bocca all’intero ambiente rosanero, Mirri in primis.

MIRRI CUORE DA TIFOSO

Dobbiamo metterci in testa che dopo la sospensione inizierà un nuovo campionato di 8 gare e, di fatto, si ripartirà da zero. Gli effetti positivi delle ultime settimane azzerati”. Un discorso, quello del presidente del Palermo che non fa una grinza e che tradisce innanzitutto l’amarezza propria del tifoso e solo dopo quella dell’imprenditore. La rabbia profonda di chi teme che il proprio giocattolo possa perdere il filo del discorso, prevale sul, legittimo, rammarico per gli eventuali mancati introiti di uno stadio a porte chiuse. Bisogna continuare ad allenarsi, sul piano tecnico, tattico e atletico ma anche se non soprattutto su quello del morale e delle motivazioni.

CRIVELLO INDICA LA STRADA

Lo dice il presidente e gli fa eco Roberto Crivello, baluardo della difesa del Palermo.“Bisogna continuare a lavorare con la stessa attenzione anche se non si gioca, per essere pronti quando si tornerà in campo. Contendenti? Siamo a +7 sul Savoia e dobbiamo cercare di mantenere il distacco quando andremo a giocare lì, ma a prescindere non sarà la partita decisiva”.

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ORGOGLIOSO titolare, dal 2008 al 2016, dell'impresa di pulizie Agm Pulindo, appassionato del gioco del calcio, di cinema nonché divoratore di libri, inizia la sua carriera nel mondo della carta stampata nel 2003, curando la rubrica "Siamo tutti allenatori" per conto del mensile "La Notizia Sportiva". Nel 2008, l'iscrizione all'Ordine dei giornalisti coincise con l'inizio della collaborazione con il Giornale di Sicilia, quotidiano per il quale ha seguito per tante stagioni le sorti della Primavera del Palermo. Dopo avere collaborato per un periodo a Siciliainformazioni.com, la passione per il mondo dei vivai calcistici della sua città lo ha portato a scrivere per conto del "Quarto Tempo", apprezzato format diretto dall'amico Enzo Bonsangue, con il quale, nel 2014, ha curato la trasmissione televisiva "Quartarete" prodotta da Stadionews. Il sodalizio tra i due giornalisti è continuato fino alla conduzione, da sette anni, del format radiofonico "La Zanzarosa" dedicato al Palermo calcio. Oggi divide il suo tempo tra famiglia, lavoro e giornalismo, suo grande amore. Il suo motto? "Seguite la vostra vocazione ma fatelo in luoghi puliti".