Anche la Sicilia sta pensando a misure restrittive contro la diffusione del coronavirus, per i cittadini che giungeranno sull’isola nei prossimi giorni. Soprattutto coloro provenienti dalle zone rosse. Nello Musumeci, infatti, ha lasciato alcune dichiarazioni, direttamente dalla sua abitazione.
DOVERE DI AUTOISOLAMENTO PER CHI GIUNGE IN SICILIA
Musumeci ha anticipato un’ordinanza che verrà notificata alle amministrazioni competenti nelle prossime ore. Essa avrà l’obiettivo di emanare disposizioni al fine di evitare la diffusione del virus in territorio siciliano: “Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento“.
Il Presidente della Regione Sicilia sottolinea anche che “il comma 2 dell’articolo 31 dello Statuto siciliano conferiscono al presidente della Regione il potere di disporre delle forze di polizia in caso di necessità“. Misure drastiche, quindi, quelle che saranno attuate dal governo isolano.
“Se tutti manteniamo la calma e il senso di responsabilità, riusciremo a gestire e superare anche questo particolare momento – conclude Musumeci – Noi siciliani abbiamo affrontato ben altre calamità e non ci arrendiamo. Ma ognuno faccia la propria parte“.
INTANTO, ALTRI TRE CASI DI CORONAVIRUS A PALERMO…
“Altri tre nuovi casi di coronavirus a Palermo, dopo il carabiniere ricoverato ieri: si tratta di un camionista di 55 anni risultato positivo al tampone dopo che gli è stata diagnosticata una polmonite in fase iniziale. Il camionista è stato trattato nelle tende del pre-triage dell’ospedale Cervello. E’ stato trasferito all’ospedale di Caltagirone. Nella provincia di Palermo, infatti, sono già stati esauriti i posti letto nei reparti Malattie infettive. Sempre al Cervello è ricoverata una donna palermitana che è stata fuori in viaggio ed è transitata dall’aeroporto di Bergamo. Anche lei è risultata positiva al tampone. E’ risultata positiva al coronavirus anche la moglie del carabiniere ricoverato all’ospedale Civico venerdì sera. La coppia è tornata dal Trentino il 25 febbraio. Marito e moglie avevano lavorato tra caserma e palazzo di giustizia per un paio di giorni. E’ infine ancora ricoverata al Cervello, ma senza febbre, la turista bergamasca, primo caso di coronavirus in città” (ANSA).
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