Non appena arriverà la promozione in serie C, Tony Di Piazza potrà realizzare il suo progetto: portare la squadra rosanero al “Mitchel Field” e disputare una partita storica con i “New York Cosmos”. Il Giornale di Sicilia ha intervistato il vicepresidente rosanero nella sua lussuosa villa di Howard Beatch nel Queens, la zona degli italo-americani che hanno fatto fortuna.
SVEGLIA ALLE QUATTRO
Per seguire meglio la squadra rosanero, Di Piazza ha cambiato le sue abitudini. Si sveglia alle quattro del mattino per potere parlare con Dario Mirri, Gianluca Paparesta, Renzo Castagnini e Rinaldo Sagramola. «Concentro l’ attività dedicata al Palermo nelle prime ore del mattino – spiega il vicepresidente – così posso parlare con l’Italia e poi dedicarmi agli altri affari».
DI PIAZZA RACCONTA
Nella lunga intervista pubblicata dal quotidiano palermitano, Di Piazza racconta la sua vita, come ha conosciuto la moglie Nella, come ha cominciato la sua vita da emigrato, e quindi gli anni duri di una coppia italo-americana. Addirittura all’inizio si è “mantenuto” a lungo suonando la tastiera nelle feste di nozze dei compaesani. Poi ha cominciato col “mattone”, e da perfetto self-made-man è arrivato al top. Ha due figli e quattro nipoti. L’hobby della musica gli è rimasto. Infatti ogni anno organizza il festival “New York Canta”, che, dice, assomiglia un po’ al Festival di Sanremo. Nel 2020 vuole Al Bano, dopo avere ospitato negli altri anni Patty Pravo, Fausto Leali e Arisa.
IL PALERMO DEL FUTURO
Quando parla del Palermo si illumina: «Il progetto, lo confermo, possibilmente costerà un po’ più del previsto. Ne parliamo con Mirri – dice -. Di certo non dovremo restare in Serie C più di un anno, questo è un obiettivo che dobbiamo centrare». Poi scherza: «Palermo ha 600 mila allenatori. Ma sia chiaro hanno diritto a dire la loro. E noi ascoltiamo». Di Piazza conclude così: «La stagione è da record. Gli innesti di gennaio sono stati ottimi. La squadra ha un’ossatura robusta. Non ci si può lamentare di Pergolizzi. I risultati si vedono, dobbiamo pensare a uscire subito dalla Serie D e andare avanti spediti». Non ci vuole molto a capire che il suo sogno è vedere il Palermo in serie A…
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