Fine settimana a rischio per il centro-sud

Sivio Brusaferro, il presidente dell'Istituto Superiore della Sanità, ipotizza che in questo weekend nel Centro-sud ci possano essere molti casi di Covid-19

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Nella ormai consueta conferenza stampa giornaliera delle 18:00, destinata ad aggiornare i dati sulla situazione coronavirus, alla destra del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. c’è Sivio Brusaferro, il presidente dell‘Istituto Superiore della Sanità. Di solito integra con approfondimenti e previsioni i crudi numeri che aggiornano il quadro dei contagiati, dei ricoverati in terapia intensiva e dei morti.

Silvio Brusaferro dell’Iss con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli

IDENTIKIT DELLE VITTIME

Brusaferro Ieri pomeriggio ha fatto l’identikit delle 1.266 vittime del coronavirus. Ha specificato che si tratta di persone che hanno una età media di 8,3 anni, di cui solo il 25,8% donne. La fascia di età più a rischio è quella compresa tra gli 80 e gli 89 anni. Il presidente dell’Iss ha anche aggiunto: «La maggioranza delle vittime aveva più patologie croniche. Di tutti i morti, solo due non erano portatori di patologie pregresse. Il 47% circa ne aveva almeno 2 o più».

WEEKEND A RISCHIO PER IL CENTRO-SUD

Inoltre ha ipotizzato che in questo fine settimana nel Centro-sud ci possa essere una impennata dei casi di contagio. Questa eventualità potrebbe essere un vero guaio, considerando la penuria di strutture sanitarie esistente in queste zone. Ecco cosa ha detto Brusaferro: «È verosimile aspettarci casi in questo weekend, in parte come effetto dei comportamenti assunti lo scorso fine settimana. L’incubazione è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. Speriamo di essere smentiti dai fatti».

LE CONSEGUENZE DELLE MIGLIAIA DEI RIENTRI DAL NORD

È da mettere nel conto anche le migliaia di rientri dal Nord di sabato scorso. L’improvvida diffusione di un decreto non ancora emesso, ha provocato un esodo incontrollato di studenti e lavoratori meridionali, che hanno preso d’assalto treni e pullman. Poi, a quanto pare, la maggior parte si sono autodenunciati, ma ciò non toglie che tra oggi e domani ci possano essere gli effetti provocati dal termine dell’incubazione di tutti coloro che avevano subito il contagio.


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