Coronavirus, il “treno delle polemiche” è arrivato in Sicilia

AUMENTA ESPONENZIALMENTE IL RISCHIO CONTAGIO ANCHE NEL MERIDIONE

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Adriano Celentano, in una delle sue celebri canzoni, parlava di “treno dei desideri“. In Sicilia, in queste ore, la cronaca è invasa dal “treno delle polemiche“, il mezzo su rotaie partito da Milano in direzione della vecchia Trinacria. Ma perché tutte queste polemiche? È molto semplice: i vagoni del treno incriminato sono zeppi di passeggeri meridionali venuti dal Nord Italia, il luogo più colpito dal Coronavirus, per far ritorno a casa. Il rischio di creare un focolaio consistente nel Sud, quindi, potrebbe diventare presto una (amara) realtà.

Coronavirus treni Sicilia

CORONAVIRUS: IL TRENO È ARRIVATO IN SICILIA

Il treno partito da Milano ieri sera è infine giunto in Sicilia. Tra tutte le polemiche del caso, ovviamente. Il mezzo, che ha superato lo Stretto di Messina con novanta passeggeri, si è fermato nella stazione centrale di Messina per consentire i controlli da parte delle forze dell’ordine. Obiettivo: prevenire la pandemia del Coronavirus. Intanto, dai dati della Polfer emerge che, questa volta, non si è verificata la temutissima “corsa al rientro” andata in scena la scorsa settimana. Nella giornata di ieri sono state controllate 3957 persone (con 18 denunciati), senza nessun picco rispetto agli ultimi giorni.

Sui treni viene mantenuta la distanza di sicurezza, pari ad almeno un metro, grazie al fattore biglietto: sono stati messi in vendita, infatti, soltanto i tagliandi per i posti disponibili tenendo conto della distanza necessaria per prevenire il contagio da Coronavirus. Nonostante queste accortezze, la paura tra i cittadini e le amministrazioni resta altissima.

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