Intercettato dalla redazione di RosaneroLive.it, il tecnico della Cittanovese, Ivan Franceschini, ha parlato della sfida di domenica, contro il Palermo.
Quale approccio al match di domenica contro i rosanero
“Sarà una partita difficile perché incontriamo una squadra che gioca per vincere e che viene da cinque vittorie consecutive. Una squadra in salute. Noi cercheremo di fare la nostra partita, consapevoli delle difficoltà e sperando che il pubblico del Renzo Barbera sia da stimolo per i nostri ragazzi. La nostra è una squadra abbastanza giovane e lo stadio di Palermo potrebbe essere stimolante per loro”.
Poi prosegue: “Spero che possa accadere davvero, anche se credo che dipenda dalle singole personalità dei ragazzi. C’è chi si esalta e chi si potrebbe intimorire. Domenica lo scopriremo”.
Le impressioni sul Palermo e sul campionato di serie D
Mister Franceschini si è voluto soffermare anche sul Palermo e sul campionato di serie D appena iniziato. “Ho visto qualche immagine e devo dire che il Palermo ha qualità, ma la categoria non è facile. Sono al secondo anno in questa serie e posso affermare che il livello qualitativo si è alzato. Non è affatto semplice”.
“Domenica abbiamo affrontato una squadra che ritengo antagonista del Palermo, il Savoia, e, anche se ha solo otto punti, è una signora squadra e darà filo da torcere a chi vuole vincere il campionato. È composta da ottimi giocatori guidati da un altrettanto ottimo allenatore. È una società importante che domenica ha perso contro di noi ma mi ha dato un’impressione positiva. Secondo me ha avuto meno di ciò che meritava, finora. Il campionato è appena iniziato e vedendo le squadre che abbiamo affrontato, ripeto, il livello si è alzato rispetto allo scorso anno”.
La sua esperienza al Renzo Barbera da giocatore
Franceschini ricorda anche le sue sfide a Palermo, da avversario: “Sono venuto tante volte al Renzo Barbera, quando giocavo alla Reggina e al Torino. Da calciatore, forse, non ho mai vinto a Palermo. Era il Palermo di Toni, Barone, ecc… A Palermo sono venuto anche in serie B, l’anno in cui nei rosanero militavano Brienza e Mascara. Fu l’anno della nostra promozione in massima serie. Perdemmo 4-2 al ritorno, in Sicilia”.
Gli obiettivi della Cittanovese
Un pensiero anche sul prosieguo del campionato della sua squadra: “Siamo partiti male come risultati, meritavamo qualcosa di più in classifica. Nelle ultime due partite siamo riusciti a fare due vittorie. In ogni caso, siamo una squadra nuova, sia come calciatori che come staff tecnico. Dobbiamo crescere in tanti aspetti perché, comunque, siamo una squadra ricca di giovani che devono acquisire esperienza, soprattutto giocando con continuità”.
Un pensiero sulla situazione del calcio italiano
Infine un parere sulla situazione critica di molte società italiane, negli ultimi anni: “Per le squadre coinvolte nei fallimenti non è il massimo. Sono falliti il Parma, il Bari, il Palermo. Purtroppo, se non va bene l’economia il calcio ne risente e qualche società può andare in difficoltà se sbaglia la gestione. Non ci sono più i presidenti che escono i soldi di tasca propria e ormai una società di calcio è un’azienda e deve essere gestita al meglio, sia da un punto di vista sportivo che economico”.