Coronavirus, l’ASP richiede ad Almaviva l’attivazione del protocollo di quarantena

L'ASP ha richiesto di attivare il protocollo di quarantena a seguito del caso di contagio di Covid-19 riguardante un'operatrice di Almaviva

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Nella giornata di oggi, a seguito del caso di contagio di Coronavirus riguardante un’operatrice di Almaviva, l’ASP ha richiesto l’elenco dei presenti giorno 2 marzo e della mattina del 5 marzo. L’obiettivo è quello di attivare il protocollo di quarantena utile all’isolamento dei possibili contagiati di Covid-19.

IL PROTOCOLLO

Il protocollo prevede la comunicazione da parte dell’Asp ai relativi medici curanti che contatteranno direttamente i lavoratori che potrebbero aver avuto contatti con la contagiata di Covid-19. Gli operatori ribadiscono all’azienda che i contatti avuti dalla collega non possono essere limitati all’elenco richiesto dall’ASP, ma sono indeterminabili all’interno del sito. L’azienda ha inoltre comunicato che in queste ore avranno esito relativamente allo smart working da parte dei committenti attivati per limitare i contagi da Coronavirus.

IL COMUNICATO

Le RSU UILCOM ALMAVIVA PALERMO, circa il caso di Coronavirus, comunicano intanto: “Informiamo i colleghi che appena appresa la notizia del caso sospetto di COVID-19 di una collega di ALMAVIVA PALERMO, abbiamo immediatamente inoltrato per iscritto una segnalazione alla PROTEZIONE CIVILE E ALL’ASP di PALERMO, con tutte le informazioni in nostro possesso, richiamando l’impossibilità di stabilire i contatti della lavoratrice con i colleghi in servizio sul sito di via Cordova e con i colleghi trasferiti da pochi giorni sul sito di via La Malfa.
L’Azienda, dal canto suo, ha provveduto ad attivare il protocollo sanitario obbligatorio.
La collega é assente dall’azienda dal 5 marzo ed è attualmente ricoverata in ospedale.
Proveniva dal 119 e ha prestato un solo giorno di servizio al 1500, la mattina del 5 marzo.
Abbiamo chiesto con forza all’azienda di provvedere immediatamente al blocco delle attività, alla sanificazione di tutti i locali e all’attivazione immediata dello smart working, nonché ad agevolare le verifiche sanitarie eventualmente richieste dall’ASP.
L’azienda ci comunica di essere in attesa delle istruzioni sanitarie.
Vi terremo più possibile aggiornati anche alla luce della nostra denuncia alla Protezione Civile.”

I lavoratori dunque chiedono chiarezza per scongiurare ogni rischio di trasmissione del nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro.

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