Il coronavirus sposta il pagamento della Tari

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Il Covid-19 tra le tante limitazioni e problemi che ha causato produrrà anche lo slittamento del pagamento delle tasse. Si tratta, per il momento, della Tari, la cosiddetta tassa sui rifiuti. Il Comune di Palermo ha annunciato il rinvio del pagamento della Tari, cioè della prima rata prevista a fine aprile, a causa dell’emergenza coronavirus. L’obbligo fiscale dovrà essere adempiuto, salvo ulteriori provvedimenti presi dalle istituzioni, il primo giugno di quest’anno.

Il provvedimento preso dal Sindaco Leoluca Orlando è avvenuto in seguito al lavoro dell’avvocatura comunale che ha evidenziato come per questa imposta, secondo un’interpretazione dell’articolo 67 del decreto legge del 17 marzo, vale la sospensione dei termini per la riscossione volontaria e non coatta. Nelle prossime settimane il Comune provvederà all’invio del calcolo dell’acconto ai cittadini, ma sarà spiegato che il termine di pagamento è spostato.

LE PAROLE DI ORLANDO

Il primo cittadino di Palermo ha espresso la sua posizione rispetto alla sospensione del pagamento della tassa, ribadendo l’importanza delle entrate generate dalla Tari: “È una situazione delicatissima perché gli incassi della Tari sono indispensabili per far fronte alle spese del Comune, che comunque nel corso dei primi mesi dell’anno trasferisce alla Rap i fondi necessari. In questo momento non è pensabile chiedere ai cittadini di pagare tasse, in generale, ma certamente non è pensabile bloccare l’attività dei Comuni per mancanza di liquidità. Per questo il Comune e l’Anci hanno chiesto al Governo nazionale di individuare forme adeguate di sostegno e flessibilità, che mettano gli enti locali in grado di operare in questa situazione di emergenza”.


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