Comdata, lavoratore positivo al Coronavirus: chiude call center

L'AZIENDA NON AVEVA ANCORA USUFRUITO DELLO SMART WORKING

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Un dipendente di Comdata è risultato positivo al Coronavirus. L’azienda internazionale che gestisce il servizio di customer care dei clienti “3″ è sita in via Ugo La Malfa, a Palermo. Non era ancora stata abilitata allo smart working, ovvero la possibilità data ai dipendenti di lavorare da casa evitando, quindi, di poter contrarre il temutissimo Covid-19 in luoghi affollati di lavoro. I dipendenti erano in agitazione e la notizia del contagio ha contribuito ad instillare paura e rabbia. Sono 150, infatti, coloro che ogni giorno affollano il call-center, più 72 distaccati per “Wind|3“. A questi numeri vanno aggiunti tutti gli interinali. Le ultime notizie parlano anche del contagio della moglie del lavoratore.

Comdata

COMDATA: LA SITUAZIONE ATTUALE

La notizia del contagio del dipendente ha avuto una reazione immediata: la Comdata è stata chiusa questa mattina. Ecco la comunicazione ufficiale dalla rsu “Windtre Palermo” ai propri dipendenti:

“Windtre ci ha appena contattato per riferirci che i lavoratori distaccati in Comdata sede Palermo, da lunedì utilizzeranno l’istituto delle ferie fino a mercoledì – giovedì. A partire da quella data i lavoratori saranno messi nelle condizioni di svolgere attività che possono essere remotizzate e che verranno effettuate in modalità smart working. Sono già in definizione le dovute operazioni le dovute operazioni di fattibilità per consentire a tutti i lavoratori Windtre distaccati in Comdata di essere nelle condizioni di poter lavorare da remoto. Chi pensa di essere venuto a contatto con il collega può autodenunciarsi al sito www.siciliacoronavirus.it nella sezione prevista per gli spostamenti. Viene rilasciato un codice a sei cifre che va inviato via mail a [email protected]. Inoltre può telefonare anche al numero 091.7032352 o scrivere a [email protected]. La segreteria nazionale sta intervenendo su Comdata e Windtre. L’azienda ha comunicato all’Asp i nomi di tutta la struttura, ma avrà priorità chi è stato per questioni organizzative e logistiche a contatto con il collega”.

L’INTERVENTO DEI SINDACATI

È arrivato anche l’intervento dei sindacati:

“Si tratta di un dipendente che dall’11 era in malattia. L’esito del tampone, al dipendente e alla moglie, anche lei positiva, è arrivato questa mattina all’alba. I dipendenti hanno ricevuto un messaggio di non presentarsi in ufficio per un caso accertato di Covid 19. L’Asp ha attivato le procedure. I dipendenti, rimasti a casa, attendono di conoscere informazioni ufficiali sui controlli che saranno predisposti per la tutela di tutti i lavoratori e sulle misure che saranno predisposte per il proseguimento dell’attività”.

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