Ospedali siciliani senza mascherine: requisite dalla Protezione Civile

La Protezione civile ha requisito alle ditte di distribuzione siciliane le mascherine e quindi sono saltati gli approvvigionamenti

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Appena un paio di giorni fa il Governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci, intervenuto nella trasmissione “L’aria che tira” in onda su La7, mostrando in televisione un “panno” aveva affermato: «Da Roma, inviate dalla Protezione civile come mascherine, è arrivato un carico di ‘panni’ che di solito si usano con un poco di detersivo per pulire un tavolo. Non può essere una mascherina, non si può andare in guerra con le fionde». Praticamente erano come quelle (o forse proprio quelle) che erano state contestate in Lombardia dall’assessore al Welfare Giulio Gallera, che le aveva giudicate anche lui più adatte a spolverare che a proteggere. Probabilmente la Protezione civile ha provato a “rifilarle” alla Sicilia.

REQUISITE QUELLE BUONE

È notizia di oggi, invece, che la Protezione civile ha requisito le mascherine alle ditte di distribuzione siciliane destinate ad alcuni ospedali dell’Isola, e quindi sono saltati gli approvvigionamenti già programmati. E’ successo al Garibaldi di Catania, uno degli ospedali di riferimento per l’emergenza Covid-19. Il nosocomio ha visto annullati due ordini per un totale di 28 mila mascherine filtranti e chirurgiche. I distributori catanesi Pharmamathent, avrebbero dovuto fornire 5 mila mascherine ffp2, e Feelgreen group. Inoltre c’erano ordini per 9.300 mascherine ffp3 e 13.300 mascherine chirurgiche. Ma non potranno farlo, in quanto i dispositivi di protezione individuale sono stati requisiti dalla Protezione civile.

ANCHE LE ASP DI PALERMO E TRAPANI IN ALLARME

Allarme per la mancanza di mascherine anche all’Asp di Palermo, che a Partinico gestisce l’unico Covid hospital provinciale interamente dedicato ai pazienti con coronavirus. Ieri la farmacia aziendale ha comunicato che la Rays, la ditta appaltatrice che dal 2015 fornisce i dispositivi di protezione individuale a tutte le aziende del bacino occidentale (compreso Civico e Villa Sofia Cervello a Palermo) non può procedere a rifornire nessuna delle aziende per mancanza di dispositivi. “Atteso che le nostre scorte sono quasi esaurite – si legge nella nota – si invita a utilizzare i presidi in modo oculato“. Stesso problema anche all’Asp di Trapani. Anche a loro l’azienda di distribuzione Rays ha comunicato la sospensione di forniture di guanti, mascherine, calzari, copriscarpa e cappellini perché la casa di produzione con sede in Cina ha bloccato le esportazioni.

COMPITO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Occorre precisare che l’ultimo provvedimento del presidente del Consiglio ha riconosciuto alla Protezione civile nazionale il compito di distribuire materiali e attrezzature alle Regioni. Ma già nei giorni scorsi il governatore c’era stato un certo malcontento, e Musumeci aveva lamentato una distribuzione sul territorio nazionale piuttosto iniqua, che di fatto penalizza la Sicilia. Ma per fortuna qualcosa si muove. Ieri il capo della Protezione civile regionale Calogero Foti e il direttore generale dell’assessorato alla Salute Mario La Rocca hanno visionato i primi prototipi di mascherine prodotti dal distretto della Meccatronica. Hanno raggiunto l’intesa sulla produzione di 100mila mascherine di tipo Ffp1, da distribuire al personale della pubblica amministrazione ma non adeguate per la distribuzione ai medici, e di 150mila litri di gel igienizzante. Oggi si cercherà di chiudere l’accordo sulle mascherine per i professionisti della sanità.


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