Roberto Crivello: difesa imbattibile e carisma da leader

La vera colonna della difesa del Palermo, gli effetti si concretizzano nei numeri.

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Roberto Crivello è il difensore con la migliore media voto del Palermo, porta avanti la sua carriera e la sua squadra con grande carisma e dedizione: “Giocare nel Palermo – dichiara alla Gazzetta dello Sport – era un sogno e sono riuscito a realizzarlo, la serie B non mi interessava”.

Roberto Crivello

“I giovani rosanero – continua Crivello – vogliono migliorare, accettano volentieri i consigli dei più esperti”. Forse è proprio questo l’ingrediente segreto per il buon funzionamento di questa squadra, la grande umiltà, dimostrata anche e soprattutto da Roberto Crivello. Si dimostra un vero leader, ma non si sente tale.

Insieme a Pelagotti e Lancini va a formare un trittico inadatto alla Serie D, siamo su un altro livello. La tecnica di Crivello ha reso la difesa del Palermo la meno battuta del Girone I, insieme a quella del Nola.

La sua media voto parla da sé: 6,4 nelle prime cinque partite di questo Campionato. Ma attenzione a cambiare posizione di difesa: Crivello comincia a perdere colpi se viene spostato dalla posizione di centrale difensivo a quella di terzino sinistro, ruolo che aveva precedentemente ricoperto per cinque anni.

Dispensatore di utili consigli, Crivello non manca di seguire con attenzione l’andamento dei suoi compagni. Gli Under Doda, Vaccaro, Peretti, Marrong e Bechini usufruiscono spesso e volentieri dei suoi dettami durante gli allenamenti.

Il giocatore commenta infatti: “La loro qualità principale è quella di non sentirsi arrivati, a differenza di molti altri giovani”.

Crivello è molto legato a Palermo, alla sua maglia. Era per lui un sogno nel cassetto, essendo cresciuto a Mondello, poter indossare i colori rosanero. Poco importa che per realizzare questo sogno lui abbia dovuto scendere alla Serie D, trovandosi precedentemente in Serie A col Frosinone.

A testimonianza di ciò, il giocatore afferma: “Per Frosinone-Palermo né io, né la mia famiglia ci siamo permessi di esultare”.

La sua carriera lo ha visto in giro per l’Italia per dieci anni, lascia il Parmonval a tredici anni, si trasferisce nel settore giovanile della Juventus. Per lui, adesso, conta soltanto l’aver recuperato le sue radici. L’essere tornato a casa.

Crivello adesso guarda avanti: l’obiettivo è quello di ritrovarsi, in tre anni, in serie B.

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