Sbarchi a Messina, Figuccia: “Maggiori controlli o mi incateno lì”

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Centinaia di persone nella notte di oggi, attraverso l’ausilio di una nave, sono sbarcate a Messina dalla Calabria nonostante vi fosse un decreto che lo vietasse. Il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, Vincenzo Figuccia, ha espresso pubblicamente la sua posizione in merito alla situazione tra le due isole.

Figuccia in un live su facebook sottolinea la sua rabbia sulla gestione di questa emergenza: “La situazione è abbastanza grave e mi rende nervoso. Io come tutti i siciliani sono rimasto chiuso dentro casa e qui continuo a rimanere per fare tutto quello che mi è consentito fare per aiutare i siciliani. Sto facendo sacrifici enormi, mettendo da parte i miei genitori e i miei affetti, adempiendo ai miei doveri da deputato regionale. Tuttavia voglio dire una cosa. Questa vicenda che ha caratterizzato questa notte a Messina è inaccettabile. Non sono più disposto ad accettare che ci sia gente che in maniera clandestina e priva di controllo venga qui in Sicilia”.

LA PROTESTA DEL DEPUTATO

Vincenzo Figuccia conclude la sua diretta Facebook proclamandosi disposto a recarsi a Messina e ad incatenarsi lì in segno di protesta: “Lo dico chiaramente, io sono disposto a lasciare immediatamente casa mia ed uscire da questa porta per andare questa sera lì. Perché mia figlia fa l’operatore sanitario, lavora in Piemonte e lei in questo momento è chiusa lì ad adempiere il suo lavoro per senso del dovere. Il sacrificio dei siciliani e dei nostri figli non può essere buttato in aria solo perché non ci sono i controlli sullo stretto di Messina, che devono essere fatti subito. Vi garantisco che se questa notte non vengono incentivati i controlli io mi vado ad incatenare lì“.


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