Doda: “Palermo piazza importante, portiamola in alto”

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Masimiliano Doda sta conquistando Palermo e Pergolizzi, tecnico dei rosanero. Il terzino destro è sceso in campo in tutte le cinque disputate di campionato disputate dai siciliani mettendo insieme 450 minuti giocati ed un goal. Il calciatore albanese vuole imprimere il suo marchio nella risalita palermitana diventando, sempre più, un punto fermo dell’undici titolare.

formazione palermo
Il Palermo, ospite del Roccella, per la terza giornata del campionato di serie D

DODA: “AVREI PREFERITO SEGNARE AL BARBERA MA…”

Lasciare un segno indelebile in una piazza calda e passionale come quella di Palermo. Doda sembra avere le idee chiarissime. Intervistato da Trm in occasione della trasmissione “Siamo aquile“, il giocatore ha raccontato della sua vita professionale e non solo.

Il primo goal: “Il mio era un tiro cross, avevo visto Santana in mezzo, ma il portiere è uscito troppo dai pali. Inizio campionato? Non ce lo aspettavamo. Siamo contenti e dobbiamo continuare su questa strada. Avrei preferito segnare in casa, ma è stata comunque un’emozione indescrivibile”.

Ruolo e Under: “Io sono un giocatore perlopiù difensivo, ma se si può dare un contributo in attacco lo do. Il Messina ci ha fatto capire che noi siamo un gruppo unito che riesce ad uscire vincente nelle difficoltà. Under? Sicuramente il gruppo di giovani che abbiamo è buono. Abbiamo tanta voglia di metterci in mostra. Abbiamo legato e abitiamo tutti in zona Mondello. Sì a volte ti senti ancora in Primavera essendo molti i giovani in squadra. Ma durante le partite ti accorgi di giocare un calcio vero”.

Avversarie e Pergolizzi: “Noi pensiamo partita dopo partita. Ora pensiamo alla Cittanovese. Non bisogna sottovalutare nessuno. Condizione fisica?  Nelle prime partite si è visto, ma stiamo cercando di colmare. Siamo quasi alla forma fisica buona. Pergolizzi?  Barbera si sente e non si sente, lui sta sempre in partita e cerca di dare consigli. Noi i video delle avversarie li vediamo uno o due giorni prima della partita. Piano piano stiamo cercando di mettere a posto gli errori. Atteggiamento degli avversari? È normale dare il tutto per tutto quando affronti le grandi squadre”.

Passaggio su Zaccardo: “Alla notte dei campioni l’ho ammirato tanto. La notte delle leggende? Il pubblico è stato meraviglioso, non avevo mai visto una cosa del genere. Cassani? Gran terzino di spinta. Ogni tanto mi hanno paragonato a lui”.

DODA: “SONO SINGLE, VOGLIO ANDARE A PIANA DEGLI ALBANESI”

“Ancora non ho trovato l’amore, ma so che in molti l’hanno trovato qui. Io ero rimasto un po’ spiazzato della scelta della Samp di svincolarmi. Appena è arrivata la chiamata del Palermo non ho esitato, una cosa del gemere ti capita una sola volta nella vita. La piazza è da Serie A. Cerchiamo di riportarla dove merita. È stato un orgoglio portare il mio nome dalla Romania. Nel calcio le amicizie quelle vere sono poche. Diciamo che quelle vere ne ho tre quattro. Alla Samp ho conosciuto due dei miei più grandi amici”.

Piana degli Albanesi: “Farò presto un salto a Piana degli Albanesi. Il Ponte Morandi? Ero al campo di allenamento. Mia madre ha subito chiamato mio padre per capire se stava bene”.

Quagliarella ed il numero di maglia: “Ho avuto la fortuna di allenarmi con lui e mi ha dato diversi consigli. La prima volta che sono entrato al Barbera ho subito capito di che piazza di tratta. Il primo gol con la maglia del Palermo è stato veramente emozionante. Perché il 23? Volevo la 77 perché è la data di nascita di mia mamma, la persona più importante della mia vita. Alberto Pelagotti però mi ha detto che a lui ha sempre portato fortuna e mi sono fatta convincere. Crivello mi da sempre consigli in fase difensiva. I grandi cercano sempre di aiutarci”.

Arrivo in Italia e compagni di squadra: “Perché sono venuto in Italia? C’era mia zia in Italia, qui c’era più lavoro. Prima sono venuti i mia genitori, poi io e mio fratello. Obiettivo personale? Quello di lavorare giorno dopo giorno e migliorarmi. Rizzo Pinna l’ho incontrato più di una volta da avversario. Kraja è stata una sorpresa. Fallani? Vivo con lui quindi è inevitabile legare con lui. I direttori ci stanno sempre vicini e sono sempre disponibili. Sogno? Raggiungere la Nazionale maggiore”.