Ad Agira e Salemi i contagi sono partiti da siciliani tornati dal Nord

L'assessore regionale Razza assicura che i focolai di Agira e Salemi sono da addebitare ai rientri dei siciliani dal Nord Italia

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Come è noto, prima di Villafrati sono stati dichiarati zona rossa anche i due comuni di Agira e Salemi. Entrambi quindi sono isolati da ieri, così come era successo in Lombardia per Lodi e Codogno, focolai accertati di contagi.

Tenda di triage all’ospedale di Castelvetrano

I CONTAGI PARTITI DA SICILIANI RIENTRATI DAL NORD

Come ha confermato l’assessore Ruggero Razza, ci sono prove certe che il contagio sia partito da siciliani rientrati da altre regioni nelle ultime settimane. Come a Salemi, per esempio. Infatti nonostante i divieti dei decreti governativi, nella scorsa settimana c’è stata una festa di compleanno, alla quale hanno partecipato con circa 100 invitati, alcuni dei quali erano rientrati dal Nord recentemente. Da lì, secondo l’assessore, sarebbe partito il focolaio. Uno degli invitati, un commercialista di 58 anni di Salemi, si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva a Trapani, ed è risultato positivo al Covid-19. Il nonno del festeggiato, un pensionato di 79 anni, è deceduto la notte scorsa all’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. Al momento altre 64 persone in città sono in auto-isolamento e una farmacia è stata chiusa prudenzialmente.

LA MAPPA DEI RIENTRI

Il Giornale di Sicilia ha pubblicato una mappa dei rientri. Tiene conto dei siciliani che sono tornati nell’isola fino al 17 marzo. Sono stati censiti 8.500 rientri, che si sono suddivisi in tutte le nove province siciliane. In quella di Palermo sono rientrati in 8.500 e in quella di Catania 6.125. Poi ci sono i 4.000 di Messina, i 2.500 di Agrigento e 2.100 di Caltanissetta. Altri 3.150 rientri nel ragusano, 1.170 nel siracusano, 1.170 nell’ennese e 3.350 nel trapanese. A questi vanno aggiunti tutti coloro che sono rientrati nell’ultima settimana.


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