Palermo, fioccano le denunce per i trasgressori della quarantena

Il capo dell’ufficio inquirente, Francesco Lo Voi:"Pronti a denunciare e a sequestrare i mezzi di chi disattende le misure di quarantena"

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Sono almeno otto i sequestri di auto eseguiti a Palermo dalla polizia nei giorni scorsi ad alcuni palermitani trovati fuori casa senza un valido motivo. Nove tra automobilisti e passeggeri, sorpresi di notte a girovagare a bordo delle loro auto, sono stati denunciati ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. E per alcuni è scattato anche il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale (articolo 495).

A Palermo sono ancora in troppi a trasgredire le misure di quarantena

PRIMI CASI DI APPLICAZIONE A PALERMO

Nessuno di loro, nel corso dei controlli, è risultato avere buoni motivi per uscire fuori di casa nonostante il divieto per quarantena. Da qui il sequestro ai fini della confisca delle auto, considerati mezzi per la commissione di un reato. I primi casi di applicazione della legge nel pieno dell’emergenza Covid-19, sarebbero avvenuti proprio a Palermo. Una circolare diramata alle forze dell’ordine dal capo dell’ufficio inquirente, Francesco Lo Voi. Il testo prevede la denuncia di chi viene trovato in circolazione senza un giustificato motivo e anche il sequestro dei mezzi a bordo dei quali si viene trovati. Automobili e moto saranno affidate agli stessi conducenti per consentire loro di tornare dove devono stare, e cioè a casa. In caso di nuova violazione scatterà la confisca.

TROPPI TRASGRESSORI

I pm contestano l’articolo 260 del Testo Unico sulle leggi sanitarie, punito con l’arresto fino a sei mesi. Con l’aggravante delle false dichiarazioni nell’autocertificazione scatterà il più grave reato di falso. Una stretta, quella del procuratore Francesco Lo Voi, decisa perché sono ancora in troppi a trasgredire. La Procura di Palermo chiederà all’ufficio del gip l’emissione di oltre 50 decreti penali di condanna per chi ha violato la normativa sul contenimento del contagio del coronavirus.

A MARZO PIU’ DI 200 DENUNCE

Dal 12 marzo sono più di 200 le denunce per violazioni delle norme emanate per il contenimento del contagio del coronavirus arrivate alla Procura di Palermo. Ottanta solo ieri. Sono i primi dati raccolti dall’ufficio inquirente del capoluogo siciliano. Dati approssimati per difetto perché la registrazione delle denunce procede a rilento visto che il personale, per l’emergenza sanitaria, lavora a ranghi ridotti.