I tifosi rosanero che, casualmente, si sono trovati a leggere il quotidiano romano “Messaggero” di ieri, hanno sicuramente provato una profonda tristezza. Nelle pagine sportive del principale giornale capitolino, fra gli articoli dedicati alla partita di Europa League Wolfsberg-Roma – in verità molto deludente – ce ne era uno dedicato a Javier Pastore, il Flaco, l’argentino arrivato a Palermo nel 2009. Dalla lettura rimane la greve sensazione di un tentativo destinato a “distruggerlo”.
Quello che è stato il mito della tifoseria rosanero, l’eroe di tante battaglie al Barbera, l’autore dell’indimenticabile tripletta in quel Palermo-Catania del 2010, è il protagonista, in negativo, di un pezzo firmato “Il focus”, nel quale non gli viene riconosciuta qualità atletica, e non gli viene accordata nessuna speranza.
IL TRAMONTO DEL “FLACO”
L’immagine che emerge dalla lettura dell’articolo è quella di un calciatore ormai al termine della carriera, che subisce l’onta di essere sostituito per manifesta incapacità da Mirko Antonucci. Un ragazzino che la Roma ha tenuto solamente perché nell’ultimo calcio mercato non ha trovato nessuno disposto ad acquistarlo.
Il Messaggero spiega che con questa sostituzione “si è avuto la certezza matematica che l’argentino, raramente visibile durante il gioco, non è più un calciatore da palcoscenici importanti”. E aggiunge: “Troppo non atleta per potersi esibire con personalità e continuità in partite che non siano amichevoli di inizio stagione. Il piede c’è, le gambe no”.
Ne consegue che, “la prova del Flaco, al di là di qualche lampo tecnico, non ha regalato uno straccio di speranza per il futuro”. Per cui il calciatore è “un problema per il club che paga fior di milioni e che in cambio ha ricevuto nulla o quasi”. Anche perché la Roma – si legge ancora nell’articolo – “ad agosto ha cercato in ogni modo di privarsi dell’ex Psg. Ma non ha trovato nessun acquirente disposto ad accollarsi un giocatore scarico atleticamente e dallo stipendio esagerato…”. “Così Pastore è rimasto alla Roma, per farsi sostituire, all’occorrenza, dall’acerbo Antonucci”.
TRISTEZZA
Un colpo al cuore per i tifosi rosanero, che hanno ancora negli occhi e nella memoria le gesta di un fuoriclasse che danzava sul prato del Barbera, saltando gli avversari come birilli e segnando gol indimenticabili. Chi l’ha visto giocare a Palermo non potrà mai accettare l’idea che il ciclo calcistico del “Flaco” possa essere al capolinea. E se fosse un problema ambientale e non fisico?