Leoluca Orlando: “A Palermo fortissima emergenza sociale”

LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI PALERMO DURANTE LA TRASMISSIONE DI RAI 3

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Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, è stato il protagonista di un’intervista durante la trasmissione televisiva “1/2 h in più“, l’approfondimento giornalistico condotto da Lucia Annunziata. Ecco le parole del primo cittadino del capoluogo siciliano.

Leoluca Orlando

LEOLUCA ORLANDO: “ESISTE UNA NUOVA POVERTÀ”

Leoluca Orlando ha toccato diverse tematiche che riguardano da vicinissimo la città di Palermo:

“Vorrei parlare di nuova povertà, una povertà da Coronavirus. Questa nuova guerra sta originando tante novità. Abbiamo visto il Papa che ci ha richiamato ad una nuova spiritualità e ad una nuova umanità. C’è anche una nuova violenza ed è questo il tema. Nella settimana che è passata abbiamo cercato di fronteggiare a Palermo ed in Sicilia il dilagare del contagio. Devo dire che il contagio procede e procedono, purtroppo, anche i morti ma secondo una logica proporzionale e non esponenziale.

Questo ci lascia sperare di non avere i picchi che si sono verificati nelle altre zone del Paese. I cittadini hanno complessivamente obbedito, seguito le indicazioni del Governo nazionale ed i nostri appelli ripetuti. E’ tuttavia chiaro che chi è costretto a stare a casa si rivela essere un nuovo povero che obbedisce alle indicazioni ma non ha di che sfamarsi. Noi doniamo a domicilio 600 pasti a 600 famiglie. Siamo in pochi giorni passati a 2200 e di fronte a questa emergenza esistono episodi di disagio, rabbia e violenza”.

Passaggio sull’umore della città di Palermo.“C’è una fortissima emergenza sociale da parte di una città che è conforme alle indicazioni che vengono date. Ci sono delle sacche di sofferenza che lo Stato deve affrontare altrimenti c’è il rischio che si affrontino con metodi che possono diventare violenti. C’è il rischio che rabbia e disagio si trasformino in violenza. Per questo abbiamo chiesto interventi immediati per consentire a tutti i nuclei familiari di potersi approvvigionare di ciò che è necessario ed in questo clima è evidente che possano arrivare gli sciacalli. Sono sciacalli coloro che sui social hanno lanciato inviti ad occupare un supermercato o a fare manifestazioni di forza. Sono piccole minoranze che destabilizzano…”

ORLANDO CONTRO GLI SCIACALLI E LA PRECISAZIONE SUI SOLDI PER IL SUD

Continua l’intervista a Leoluca Orlando. Il sindaco di Palermo si scaglia contro gli sciacalli delle chat che lanciano fake news ed aizzano le masse.

“Sono sciacalli che evidentemente fanno leva sull’evidente disagio sociale che c’è. Abbiamo chiesto con forza al governo nazionale e regionale di dare tempi certi per questi interventi che servono a tamponare le nuove povertà conseguenti ai provvedimenti contro il contagio del Coronavirus. Sono sciacalli: insultano la polizia e minacciano la violenza. Sono una piccola minoranza ma tendono a diventare un fenomeno sociale grazie alla convinzione che saranno moltissimi. Si sta giocando sul disagio sociale. Bisogna intervenire per evitare che si formi un blocco sociale di violenza che inizia nelle città del Sud ma che si estenderà alle città del Nord. Il contagio è iniziato a Nord ed è arrivato qui, stavolta potrebbe essere il contrario…”

Passaggio sui soldi stanziati per il Sud.“Voglio fare un chiarimento: ovviamente, di questa cifra la somma che viene destinata per fronteggiare questa nuova povertà è di 400 milioni per tutti i comuni italiani. I 4 miliardi e 300 milioni sono quelli che comunque spettavano ai comuni ricavati dal fondo che ogni anno viene distribuito agli stessi. Si annuncia che verranno dati prima invece che elargirli nel corso dell’anno. Questa somma serve alle amministrazioni per avere la liquidità per l’ordinario e non sono destinati alle finalità sociali. Funzioneranno se arrivano subito. Se cominciamo a discutere di se e quando arriveranno c’è il rischio che questo annuncio diventi un boomerang”.

Ultimo passaggio sulla possibilità che il lavoro in nero, da piaga, diventi un settore da aiutare.”Credo che bisogna prendere atto che il reddito di cittadinanza è certamente un meccanismo utile per dare una botta alla povertà. Per cominciare ad avviare al lavoro anche i soggetti che usufruiscono di questo sovvenzionamento. Nella realtà palermitana il reddito di cittadinanza è stato utile, tante persone disperate adesso lo sono di meno e hanno capito che devono e possono iniziare un processo nell’inserimento del mondo lavorativo. Il reddito di cittadinanza è alternativo al lavoro in nero: chi lavora in nero sa che rischia di essere preso e condannato se prende anche la sovvenzione statale. Diamo organicità a questi interventi. La povertà esiste e lo Stato deve occuparsi anche di loro.”

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