I siciliani promossi: si spostano meno dei lombardi e dei piemontesi

In questo periodo di emergenza, il motore di ricerca di Google è in grado di utilizzare il suo database e rilevare gli spostamenti in Italia

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Il motore di ricerca Google ha un enorme database sugli spostamenti, che incamera tramite tante applicazioni tipo Google Maps, che generalmente sono presenti negli smartphone e nei tablet. Questi dati sono stati utilizzati per redigere, su invito delle autorità sanitarie, una serie di statistiche per inserirle nel primo “Report sulla mobilità delle comunità durante il Covid-19”. Ne dà notizia Repubblica.

GLI SPOSTAMENTI DEI CITTADINI

Questo studio, basandosi su dati aggregati e anonimi, mostra come si sono evoluti gli spostamenti dal 16 febbraio al 29 marzo su diverse aree geografiche. Tenendo conto di una serie di luoghi raggruppati in categorie generali come “negozi e attività ricreative”, “generi alimentari e farmacie”, “parchi”, “stazioni di trasporto pubblico”, “luoghi di lavoro” e “abitazioni”.

Foto pubblicata da Repubblica che ritrae Palermo deserta

I RISULTATI DEI SICILIANI

Per quanto riguarda la popolazione siciliana, ne viene fuori che nell’isola i cittadini hanno ridotto del 95 per cento gli spostamenti verso i luoghi di di ritrovo come centri commerciali, cinema, musei e biblioteche. Mentre invece è del 93 per cento la riduzione degli spostamenti verso negozi alimentari e farmacie, del 91 per cento quella verso i parchi e dell’89 per cento quella verso le stazioni e i mezzi di trasporto. Invece la riduzione degli spostamenti verso i luoghi di lavoro è del 68 per cento. Cresce invece la presenza a casa del 25 per cento, ma questo non è un dato molto preciso. Le applicazioni sono in grado di potere tenere conto di cinema, negozi ed altre situazioni, ma non rilevano quando l’utente è a casa propria. Questa è un’informazione che deve essere ceduta volontariamente.

IN SICILIA MEGLIO CHE IN LOMBARDIA O PIEMONTE

Le percentuali dei siciliani sono comunque decisamente migliori di quelle di altre regioni. La Lombardia, per esempio, epicentro della pandemia, ha ridotto solo dell’81 per cento gli spostamenti verso i negozi alimentari, e del 65 quelli verso i luoghi di lavoro. Mentre il Piemonte ha ridotto del 59 per cento gli spostamenti verso il lavoro e dell’85 per cento le presenze sui mezzi di trasporto. Per quanto riguarda il sud, i campani rinunciano meno dei siciliani ai negozi di alimentari (meno 78 per cento), e sembra che i lucani non possano fare a meno dei parchi (meno 77 per cento). Nel complesso, comunque, gli italiani in generale hanno ridotto del 75 per cento tutti gli spostamenti. Il rapporto verrà rinnovato periodicamente.


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