Boschi in fiamme attorno all’ex centrale nucleare di Chernobyl

Nella zona boschiva vicino a Chernobyl si è sviluppato un incendio, presumibilmente di origine dolosa, che minaccia l'ex centrale nucleare

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Da dieci giorni un incendio è esploso nella zona boschiva di Chernobyl, in Ucraina, raggiungendo la città di Pripyat. L’estensione dell’incendio non è stata specificata, ma dalle immagini satellitari si può stimare che è esteso su una superficie di 3.500 ettari. C’è preoccupazione, perché gli esperti temono che le fiamme possano diffondere le ceneri radioattive presenti nel terreno.

PERICOLO RADIAZIONI

Le autorità locali riferiscono che è tutto sotto controllo, ma il fuoco, spinto dal vento, si dirige verso la ex centrale nucleare di Chernobyl, dove nel 1986 esplose uno dei reattori, provocando il più grave disastro nucleare mai verificatosi. «L’incendio ha raggiunto Pripyat – viene specificato – e si trova a due chilometri dallo stoccaggio dei rifiuti radioattivi “Pídlísnij». In questa struttura sono state raggruppate tutte le scorie generate durante la liquidazione dell’incidente di Chernobyl, per isolarle dall’ambiente. I rifiuti radioattivi sono collocati in speciali scomparti in cemento armato, il cui spessore delle pareti raggiunge diversi metri.

TIMORI

La polizia ha evacuato i cittadini che vivono nel villaggio di Polesskoye nella zona di Chernobyl. I pompieri, circa 400 uomini appoggiati da elicotteri, combattono il fuoco da più di una settimana. Lunedì scorso hanno spento un incendio in una zona vicina alla ex centrale nucleare, ma sono ancora all’opera nel tentativo di domare le fiamme. Il pericolo è che le ceneri radioattive presenti nel terreno e i fumi contaminati dell’incendio possano raggiungere la capitale del’Ucraina Kiev. Nei pressi del rogo livelli di radiazioni sono alti, mentre nel resto della zona intorno Chernobyl rimangono stabili. L’origine delle fiamme potrebbe essere dolosa, e il responsabile potrebbe essere un uomo di 27 anni, già arrestato.


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