Siciliano uccide la compagna durante l’isolamento

La coppia era originaria dello stesso paese siciliano e la relazione andava avanti da anni. A causa del coronavirus erano costretti a coabitare

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Un quarantasettenne siciliano ha ucciso la compagna nel sonno con un colpo di fucile a pompa alla testa. Il femminicidio è avvenuto ad Albignano, un paesino alle porte di Trucazzano, nel milanese. L’omicida, nella notte, intorno alle due, si è presentato alla Caserma dei Carabinieri di Cassano d’Adda per confessare il delitto, spiegando ai militari di averlo commesso “per gelosia”.

RINVENUTI IL CADAVERE E IL FUCILE A POMPA

Le forze dell’ordine, recatesi sul posto, hanno trovato il cadavere della donna, anch’essa quarantasettenne, riverso sul letto. Vicino c’era il fucile a pompa calibro 12. L’uomo è stato trattenuto nella caserma dei carabinieri per l’interrogatorio da parte del pm di turno.

UNA COPPIA ORIGINARIA DALLA SICILIA

I due protagonisti di questa tragica storia, coetanei e originari dello stesso paese della Sicilia, si conoscevano da tempo. Poi si erano ritrovati a Milano e avevano iniziato una relazione sentimentale, che è andata avanti per diversi anni. Fino a quando, poco tempo fa, la donna aveva deciso di interromperla.

COSTRETTI ALLA CONVIVENZA A CAUSA DEL CORONAVIRUS

L’uomo siciliano lavorava a Bressanone, in provincia di Bolzano, ma tutti i venerdì raggiungeva la compagna nel comune dell’hinterland milanese, e passavano insieme il week end. Negli ultimi tempi però, la 47enne aveva manifestato la volontà di interrompere la relazione, ed era infastidita dall’insistenza dell’uomo che non voleva accettare questa decisione. Purtroppo, da circa due settimane i due erano costretti a vivere a casa di lei, a causa delle norme sul contenimento dall’emergenza Coronavirus, nonostante nessuno dei due risultasse contagiato. L’indagine è coordinata dal pm di turno Giovanni Tarzia, e dai procuratori aggiunti di Milano Laura Pedio e Letizia Mannella.

(ANSA)


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