Bar, ristoranti, barbieri e chiese: si valuterà dal 18 maggio in ogni regione

Il ministro per gli Affari regionali ha detto che per l'apertura di bar, barbieri, parrucchieri e chiese si valuterà dal 18 maggio regione per regione

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Annunciando la “Fase 2”, Giuseppe Conte lo aveva sottolineato più volte: la riapertura sarà uguale in tutta la penisola. Stesse regole in ogni regione. E in effetti, il nuovo Dpcm presentato dal presidente del Consiglio lo scorso 26 aprile e in vigore dal prossimo 4 maggio, prevede un leggero allentamento delle misure, ma è omogeneo su tutto il territorio.

CONTESTAZIONI DAL MERIDIONE

Una decisione non sempre condivisa dalle autorità locali: perché da Nord a Sud, da regione a regione, nel Paese l’evoluzione dell’epidemia di coronavirus è diversissima. Sono in molti a contestare, per esempio, che le stesse misure che sono state previste per la provincia di Bergamo messa in ginocchio dall’emergenza, siano applicate anche in una provincia del Meridione, in cui l’indice di contagio è praticamente ormai quasi azzerato. Non è chiaro il motivo per cui territori in cui l’evoluzione dell’epidemia è poco rilevante, debbano adottare le stesse regole delle zone dove ci sono importanti focolai.

RIPENSAMENTI DEL GOVERNO

Il Governo in questa fase sembra comunque che si stia dimostrando sensibile alle proteste. Ha già accolto l’adirato appello della Cei a proposito della chiusura delle chiese. Ed è già al lavoro per preparare un nuovo protocollo che dovrebbe consentire la possibilità di anticipare la celebrazione delle messe. Dal 10 maggio dovrebbe essere possibile celebrarle all’aperto, e dal 18 dinanzi al pulpito, all’interno. Per quanto riguarda invece bar, ristoranti, barbieri ed estetisti, il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha detto: «Dobbiamo avere un po’ di pazienza in più, sapendo che stiamo mettendo in sicurezza il Paese. Poi ci sarà un momento, dopo il 18 maggio, in cui per ogni regione conterà la differenza territoriale». Quindi per queste importanti categorie, sembrerebbe che per poter riaprire non si debba necessariamente aspettare il 1° giugno, come annunciato, ma si possa anticipare. Qualcosa sembra muoversi…


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