Balzaretti racconta allo spagnolo “Marca” l’età d’oro del Palermo

Federico Balzaretti in una sua intervista al quotidiano sportivo "Marca", ricorda il formidabile Palermo del primi anni del 2020

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Dopo aver parlato del Pescara di Immobile, Insigne, Verratti e Zeman, del Brescia di Baggio, Guardiola e Luca Toni e del Servette di Rummenigge, Sonny Anderson e Neuville, il prestigioso quotidiano sportivo spagnolo “Marca” ha dedicato ampio spazio anche al Palermo. Ecco cosa ha scritto dei rosanero, giovandosi anche di una intervista a Federico Balzaretti.

IL PALERMO DELL’ETÀ D’ORO

Tocca immergersi nell’Età d’oro del calcio siciliano per ricordare il Palermo del 2009/2010, che ha avuto in squadra campioni di grande qualità come Cavani, Pastore e Miccoli , giocatori di alta qualità. Ora quella squadra, rifondata la scorsa estate come Società Sportiva Dilettantistica Palermo, sta lottando per “rinascere dalle sue ceneri” in Serie D (Quarta divisione).

I RICORDI DI BALZARETTI

È Federico Balzaretti, ex giocatore di Torino, Varese, Siena, Juventus, Fiorentina, Roma e Palermo e 16 volte in Nazionale con l’Italia, che accompagna il giornale spagnolo “Marca” in questo “viaggio nel tempo”. «Sono arrivato a gennaio 2008 dalla Fiorentina ─ dice Balzaretti ─. La squadra era passata dalla serie B alla A nel 2003/04 e aveva disputato tre ottime stagioni, finendo sesta e due volte quinta con Barzagli, Zaccardo, Grosso, Luca Toni. Quando sono arrivato io la squadra era normale: nel campionato 2007/08 si era classificata undicesima».

BALZARETTI TRE GOL E 23 ASSIST IN 159 PARTITE

Il giornalista gli ricorda: «Lei ha avuto un ottimo periodo nella squadra del Renzo Barbera. Ha fatto tre gol e 23 assist in 159 partite. Non male per essere un terzino sinistro. I suoi ricordi del suo periodo nella “banda del Renzo Barbera” (2008-12) sono imbattibili. Lì ha segnato tre gol e 23 assist in 159 partite. Non male per essere un terzino sinistro». E Balzaretti: «Sono stato al Palermo cinque stagioni e ognuna è stata migliore dell’altra. Nel 2008/09, con Ballardini, abbiamo giocato bene, nel 2010/11 abbiamo raggiunto la finale della “Coppa Italia” contro l’Inter, che aveva appena vinto il campionato. Quell’anno abbiamo anche vinto contro la Juventus a Torino, contro il Milan, contro la Roma tre volte di fila, e non abbiamo mai perso in casa … Eravamo una squadra provinciale che giocava con un grande. Sarebbe paragonabile all’Atalanta, sebbene quest’anno abbia raggiunto i quarti di finale della Champions League».

LA STAGIONE 2009/10

Il giornale ricorda che quando l’Italia è diventata campione del mondo nel 2006 c’erano quattro giocatori del Palermo in azzurro, Zaccardo, Barzagli, Grosso e Barone, ma la stagione del Palermo, quando i primi tre no c’erano più, è stata straordinaria. E Balzaretti conferma: «È stata la migliore stagione della storia del Palermo di serie con 65 punti. Abbiamo giocato un fantastico calcio, molto propositivo, eravamo una squadra molto offensiva e avevamo tanti talenti incredibili davanti: Cavani, Pastore, Miccoli, Abel Hernández , Simplício, Nocerino, Bresciano… Siamo arrivati ??quinti e non siamo entrati in Champions League per un punto!»

CHE STAGIONE QUELLA!

L’allenatore del Palermo 2009/10 era Delio Rossi, che aveva sostituito Walter Zenga dopo 13 giornate. Balzaretti conferma: «Avevamo iniziato bene, ma dopo 2-3 sconfitte consecutive, è arrivato Delio Rossi. Ha fatto un lavoro magnifico. Era come un padre. Ma quella squadra era un ottimo gruppo. La prova è che molti di loro ora stanno raccogliendo fondi per comprare cibo e aiutare 2.500 famiglie bisognose dell’isola durante la pandemia».

IL TRIDENTE MICCOLI-PASTORE-CAVANI “PURE DINAMITE”

Balzaretti esalta il tridente Miccoli-Pastore-Cavani, che, dice, per il Palermo era “pura dinamite”. Ma mostra una predilezione speciale per Fabrizio Miccoli, che definisce il “Maradona del Salento”: «Era il nostro capitano, un ‘top’ giocatore, del livello del Real Madrid. Come coordinazione con la palla, uno dei migliori che abbia mai conosciuto. Ha fatto cose incredibili. Era un fenomeno. A casa ha vinto le partite da solo, aveva una qualità straordinaria».

UN RICORDO ANCHE PER PASTORE

Di Pastore Balzaretti sottolinea il suo “talento naturale”. «Il “Flaco” ha completato una buona prima stagione ─ ricorda ─, ma dopo i Mondiali del 2010 e giocando con Maradona, Messi, Agüero, Di María, Tévez, Mascherano, ha avuto un’evoluzione bestiale. Ha fatto un salto di mentalità. Ha iniziato il 2010/11 molto concentrato. Saltava con naturalezza 1, 2, 3, 4 giocatori… Giocava quasi da solo».

E UN PENSIERO A CAVANI

Balzaretti ricorda che Pastore si è poi nuovamente ritrovato con Cavani nel PSG. Ed a proposito di Cavani, ne sottolinea la mentalità: «A Palermo non ha segnato tanti gol come a Napoli o al PSG. Tra l’altro perché non ha giocato numero 9 puro e si è sacrificato molto per la squadra. Non aveva il talento di Pastore o Miccoli, ma aveva un artiglio e un’incredibile ambizione di migliorare. Fisicamente, era un atleta, magnifico. Ha corso 1.000, 2.000, 3.000 metri … era sempre il primo. Lavorava come un matto. Recentemente l’ho visto quando ha raggiunto il suo 200esimo gol con il PSG ed era entusiasta».


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