Animali d’affezione, lunedì in Sicilia riaprono le toelettature

È UNO DEI PUNTI CONTENUTI NELL'ORDINANZA DI NELLO MUSUMECI

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Nella Sicilia che riparte, affacciandosi alla “Fase 2“, anche gli animali d’affezione, ed i loro padroni, avranno privilegi maggiori: lunedì, infatti, la vecchia Trinacria riaprirà i centri toelettatura che, fin qui, erano rimasti chiusi dopo l’avvento del Coronavirus, la malattia virale esplosa in Cina che si è propagata, velocemente, in tutto il mondo. Questa decisione è un punto che forma l’ampia ordinanza emanata da Nello Musumeci, governatore della Regione Siciliana. Per merito di questo decreto regionale, sarà anche possibile condurre passeggiate più ad ampio raggio con il proprio animale domestico. Ovviamente, l’allargamento della stretta dovrà essere surrogato dal rispetto delle norme di sicurezza.

Toelettatura-Animali-Affezione

ANIMALI D’AFFEZIONE: LE NOVITÀ

Sì alla riapertura delle toelettature ma con estrema attenzione. Il rispetto delle norme sanitarie dovrà essere seguito alla perfezione, esattamente come nella “Fase 1” della guerra al Coronavirus. Ma come dovrà comportarsi chi deciderà di portare gli animali d’affezione nei centri specializzati? Nel rispetto del contatto minimo, il padrone potrà accompagnare l’amico a quattro zampe solo su appuntamento, lasciarlo nella struttura e riprenderlo appena pronto, evitando qualsiasi tipo di situazione superflua. Anche le toelettature dovranno seguire determinate regole: il personale dovrà essere munito di dispositivi di protezione individuale e dovrà garantire il distanziamento sociale. I lavoratori, in più, dovranno seguire dei corsi di formazione specifici di “emergenza Covid-19“.

La riapertura ha soddisfatto la CNA Sicilia e la Federazione Nazionale Toelettatori: ecco le parole riportate da Gds di Maria Mosca e Francesco Cuccia, rispettivamente presidente della FNT e responsabile regionale della categoria di CNA:

“Le imprese di toelettatura di animali domestici sono state tra  le prime a chiudere, accogliendo con grande senso di responsabilità le misure di contenimento per il contagio del virus. Non avendo riscontrato alcuna traccia, che riguardasse l’esercizio della nostra professione, nel  DPCM del 26 aprile, abbiamo convenuto di fare pressing sul Governo della Regione, tenuto conto delle favorevoli condizioni legate alla parabola del contagio in Sicilia. E così adesso tiriamo un sospiro di sollievo, fermo restando che l’attività sarà svolta in osservanza di tutte quelle che sono le prescrizioni e i dispositivi di sicurezza”.

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