Sky rescinde contratto con Almaviva, Orlando:”Scelto momento inopportuno”

Secondo il sindaco di Palermo e l'assessore al lavoro Giovanna Marano bisognava avere più rispetto nei confronti dei 260 lavoratori

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“Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”, recita una celebre poesia di Ungaretti. Soltanto che questa volta, a rischiare di perdersi nell’ennessima folata di vento della crisi che morde, non sono i soldati bensì i lavoratori. Nello specifico i 260 palermitani impiegati nella commessa Sky che, tramite una comunicazione che non ammette repliche, ha ribadito la ferma volontà di rescindergli il contratto. Diciamo pure un fulmine…a dire il vero neanche tanto a ciel sereno, considerati i tanti “mal di stomaci” fatti registrare negli ultimi tempi dai call center del capoluogo siciliano. “Non ci aspettavamo da un grande gruppo qual è Sky la comunicazione della rescissione del contratto con Almaviva ed il conseguente rischio occupazionale per centinaia tra lavoratrici e lavoratori in pieno shock socioeconomico dovuto alla pandemia”. Ad affermarlo il Sindaco di Palermo Orlando e l’assessora al lavoro del comune Giovanna Marano.

Sky Sport Hd microphone Pay Tv Microfono Roma 08-01-2017 Stadio Olimpico Football Campionato Serie A 2016/2017 Lazio – Crotone Foto Andrea Staccioli / Insidefoto

UN MOMENTO POCO OPPORTUNO

“Mentre si moltiplicano gli appelli al senso di responsabilità ed alla prudenza, Sky, sceglie un’altra strada. Certamente la meno opportuna in una fase cosi’ complessa. Un annuncio fatto alla vigilia di questo primo Maggio – concludono Orlando e Marano – che avrebbe dovuto richiamare più  dialogo e confronto. Ben 17 anni  di continuità della gestione della commessa avrebbero potuto indurre , forse, ad aspettare momenti migliori”.

IL NODO AL FAZZOLETTO

“Ovviamente ci impegneremo,  come sempre in questi anni, consapevoli che ci sarà bisogno di tutto il peso e l’autorevolezza del Governo nazionale. Bisogna garantire una soluzione idonea a salvaguardare il valore del lavoro e della professionalità di centinaia di lavoratrici e lavoratori”.

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